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Domenica, 28 Aprile 2024
L'attacco

La polemica: "Sicurezza stradale? Gli spot della Regione colpevolizzano pedoni e ciclisti"

Selena Candia, consigliera della Lista Sansa, ha annunciato un'interrogazione in consiglio: "Chi corre in auto e in moto sulle strade è il principale responsabile degli incidenti"

Selena Candia, consigliera regionale della Lista Sansa, attacca la Regione sui contenuti della campagna 'sicurezza stradale 2023': "È deleteria - afferma - anziché puntare il dito contro i principali responsabili degli incidenti sulle strade di Genova e della Liguria, ovvero chi viaggia a velocità sostenuta su auto e moto, vengono colpevolizzati soprattutto i più fragili della strada, ciclisti e pedoni". In basso uno dei video della campagna per la sicurezza stradale lanciata dalla Regione in cui si vede una ciclista con il telefono in mano, in un altro video un runner in strada con le cuffiette.

 "Sensibilizzare i cittadini sui pericoli della strada, e in particolar modo sulla distrazione alla guida, ci trova concordi - sottolinea Candia -. Tuttavia non possiamo che rimanere sconcertati da una campagna che punta il dito contro le vittime dell'insicurezza stradale, come ciclisti pedoni, persone che scelgono di spostarsi in modo sostenibile e che tutti i giorni rischiano di rimanere coinvolti in pericolosi scontri stradali sulla carreggiata, ma anche sugli attraversamenti pedonali, con il semaforo verde a favore, sulle strade pedonali, sulle piste ciclabili e ormai anche sui marciapiedi".

"Chiederò con un'interrogazione in Consiglio regionale come mai sia stato scelto questo messaggio per la campagna, ignorando le reali cause degli scontri che quotidianamente avvengono sulle strade della Liguria -  puntualizza la consigliera regionale -. Recentemente con una mia interrogazione sul tema abbiamo scoperto che Genova è la città italiana con più incidenti stradali per numero di abitanti e in Liguria ogni 100 incidenti ci sono 3,2 morti. Dati che 'costano' alla Regione 7,5 milioni di euro a livello sanitario per gestire le emergenze causate da tutti questi scontri stradali".

Per Selena Candia invertire il trend di questi numeri così negativi non sarebbe impossibile. Basterebbe iniziare a lavorare su un piano serio di prevenzione degli scontri stradali, cambiando la configurazione delle nostre strade. "Il primo passo da fare è la 'Città 30', ovvero un tipo di città dove la velocità massima è di 30 km/h, con strade più sicure, verdi e con meno rumore. A misura di bambini e bambine, e quindi di anziani e disabili, insomma, di tutti i cittadini – spiega la consigliera regionale -. I numeri parlano chiaro. Essere investiti da un'auto a 30 all'ora è come cadere dal primo piano: 9 volte su 10 ti salvi. Essere investiti da un'auto a 50km/h e oltre è come cadere dal terzo piano: 8 volte su 10 si rischia di morire. In Danimarca le 'Città 30' hanno ridotto gli scontri sino all’88% - conclude Candia - un risultato eccezionale che possiamo ottenere anche in Liguria prendendo spunto dalle sperimentazioni già in atto a Milano e Bologna".

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