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Regionali 2015, Rixi cede il posto a Giovanni Toti: «Spero che serva a vincere»

Il braccio destro di Matteo Salvini, sino a ieri candidato della Lega Nord, "sacrificato" in virtù dell'accordo tra il Carroccio e Forza Italia. E scoppia la polemica

La Lega Nord e e Matteo Salvini hanno deciso: a rappresentarli in Liguria alle prossime elezioni regionali sarà Giovanni Toti, candidato di Forza Italia che il Carroccio ha tutte le intenzioni si sostenere togliendo di fatto l’appoggio accordato a Edoardo Rixi, che lo scorso febbraio aveva inaugurato la sua campagna elettorale per la corsa alla poltrona di governatore proprio alla presenza di Salvini.

L’annuncio è arrivato ieri sera dallo stesso Rixi dopo un incontro nella sede genovese di Lega Nord cui ha preso parte anche il leader del partito: «Purtroppo non c'è spazio di mediazione, Forza Italia vuole andare con Toti e non intende appoggiare la mia candidatura. Potrei impuntarmi e spaccare tutto come mi chiedete in molti, ma farei l'interesse di una parte e non della Liguria. I numeri parlano chiaro, da soli non si riesce a sconfiggere il PD. Io non sono un uomo che vuole dividere ma unire, spero che il mio passo indietro serva a vincere. Il primo giugno si vedranno i risultati».

Una rinuncia che ha scatenato le proteste dei militanti della Lega e che arriva a poche ore dalla gaffe di Toti, che ospite di Agorà su Rai 3 ha mostrato di non conoscere particolarmente bene la regione di cui si propone di diventare governatore, dichiarando candidamente che Novi Ligure sarebbe in Liguria e scatenando reazioni ironiche, in particolare quella dell’attuale presidente della Regione Claudio Burlando che da Facebook ha voluto togliersi un «sassolino. Voleva deburlandizzare la Liguria e si è fatto desalvinizzare da uno che non sa che Novi Ligure è in Piemonte. E poi il bus del... triVeneto dice tutto da solo: un vero campione di federalismo. Onorevole? Ma mi faccia il piacere!», ha scritto a corredo di una foto che ritrae Edoardo Rixi al fianco di Matteo Salvini.

E se dal nuovo candidato di centrodestra tutto tace, gli esponenti della politica ligure scendono in campo per commentare la svolta: mentre il Pd si sfrega le mani, con il segretario regionale Alessandro Terrile che ha ricordato a Rixi che «Raffaella Paita ha vinto una birra», riferendosi alla scommessa da lei annunciata lo scorso febbraio sul fatto che «Rixi si farà dare ordini da Berlusconi, se resta candidato gliela offro io, se cede me la offre lui», Enrico Musso, candidato di Liguria Libera, spiega che «conosco Edo da quando era mio studente a Economia. Non condividiamo alcune posizioni, ma era un candidato ligure che tiene alla Liguria. Non ho niente di personale contro Toti, ma è un paracadutato (ricordate Maruska Piredda) che non sa nulla della Liguria, e approda qui solo per le logiche spartitorie di Forza Italia (e, mi perdonerà Edo, in questo caso anche di Salvini). Personalmente mi dispiace, umanamente e politicamente. Non sono leghista, ma Edo aveva alcune (magari non molte) chance di mandare a casa la sinistra, Toti non ne ha alcuna».

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