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Regionali, la candidata M5S Alice Salvatore: «Sono la nemesi della Paita»

L'intervista di Genova Today alla candidata del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni: «Il petrolchimico sotto la Lanterna? Assurdo, ma tanto Sampierdarena l'hanno ormai abbandonata»

Dimostra 25 anni, ne ha poco più di 30, ma a sentirla parlare sembra faccia politica da sempre: d’altronde si dice «pronta, e con cognizione di causa», Alice Salvatore, candidata del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni per le presidenza della Regione Liguria, che sorride mentre spiega che «non sono sola, ma supportata da un gruppo con cui già mettiamo in atto ciò che vorremmo succedesse in un mondo solidale».

La sfida è iniziata, fra due mesi si vota…
Sì, ci giochiamo tutto in campagna elettorale, ma Genova risponde bene, c’è curiosità per il Movimento. I genovesi mi hanno sempre accolta bene, sia quando ero attivista, per strada, sia adesso, con la discesa in campo.

Raffaella Paita, candidata del Pd alle Regionali, dimostra molta sicurezza: lei come la vede?
I cittadini ci danno fiducia, ma questo non significa che vinceremo. Però siamo l’unica alternativa vera, e se esiste un’anti-Paita, quella sono io: sono la sua nemesi. Non rientro in nessun modo nell’ottica dei partiti cui lei appartiene ed è sempre appartenuta.

Però in Liguria il centrosinistra è storicamente molto radicato, e la Paita sembra puntare molto su questo per il successo del partito.
Credo che la sua sia una strategia, quella di farsi vedere forte: tempo fa sono andata a un incontro del Pd sulla fine dei lavori di costruzione del ponte di Sant’Olcese e quando sono entrata ho visto il nervosismo sul volto della delfina di Burlando (dice proprio così, sorridendo, ndr). C’era una certa tensione, penso siano consapevoli del fatto che i cittadini sono stufi. Credo anche che sappiano molto bene che appena dovessimo mettere piede in Regione metteremmo subito mano a bilanci e registri, per capire come e dove sono stati spesi i soldi pubblici.

L’altro nome importante che si è fatto è quello di Edoardo Rixi, candidato della Lega Nord, che lo scorso 7 marzo ha inaugurato la campagna elettorale con l’appoggio del leader del Carroccio, Matteo Salvini. Un comizio contestato, ma anche parecchio partecipato. Non teme neanche loro?
La sua (quella di Salvini, ndr) è una messa in scena, sono trovate da giovane: dovrebbe indossare una felpa con la scritta ‘europarlamentare’, che è quello che è chiamato a fare, non “Zena”. A loro piacciono le adunanze, lasciamogliele fare. Alla fine chi li voterà sono più o meno quelli che si sono presentati al comizio: i voti sono tutti lì”.

Genova è il capoluogo, gran parte della partita si giocherà qui: di recente è stato approvato il Puc e in consiglio Comunale Paolo Putti ha votato contro “l’incoerenza” del sindaco Doria.
Doria si è rimangiato parecchie cose, in primis il discorso Gronda, cui si era detto contrario. Ha smentito gran parte delle promesse che aveva fatto in campagna elettorale, e questo sicuramente dimostra incoerenza, e forse anche ricattabilità. La Gronda è un progetto che danneggia l’ambiente e la salute dei cittadini.

La tutela del territorio e dell’ambiente sembrano essere punti cardine nella sua campagna elettorale.
Sì, in generale il programma dell’M5S è incentrato sul benessere psicofisico del cittadino nel senso più ampio del termine: solo vivendo in un ambiente pulito si può raggiungere lo status ottimale, ed è ciò cui noi puntiamo.

A questo proposito, da parte sua c’è una netta opposizione all’ipotesi di spostare il polo petrolchimico da Multedo alla centrale Enel del porto, proprio sotto la Lanterna, un progetto contro cui i residenti di Sampierdarena. A che punto stanno le cose?
Questa ipotesi è assurda, e credo sia una mossa politica per conquistare i favori del Ponente: Sampierdarena ormai la danno per persa, dunque in un’ottica politica è preferibile tutelare gli elettori di Multedo. Anche Merlo (presidente dell’Autorità Portuale, ndr) si dice contrario allo spostamento, ma solo per mettere altre attività industriali. E saremmo punto e a capo.

Quindi la vostra soluzione quale sarebbe? Dove si mette il petrolchimico?
L’obiettivo è aiutare sia Sampierdarena sia Multedo, attualmente appestato dai depositi chimici: le soluzioni ci sono, e forse le abbiamo anche già trovate, ma se ne parlerà più avanti, al momento di presentare la campagna.

Ci anticipi qualche concetto.
Innanzitutto i tagli ai costi della politica, la riduzione degli stipendi di tutti i consiglieri regionali a un massimo di 2500 euro, senza vitalizi né benefit. Poi, mettere a punto un PTR, Piano Territoriale Regionale; adeguato ai tempi. Fondamentale anche un programma per contrastare davvero il dissesto idrogeologico, perché è impossibile che ogni autunno ci siano persone che perdono la vita. Bisogna intervenire sugli argini dei fiumi e dei torrenti, e prendersi cura dell’entroterra.

Oltre a decidere sul petrolchimico, 2 cose da fare subito in caso di vittoria.
Sicuramente togliere le sede della Regione da piazza De Ferrari: è troppo costosa; poi, una migliore gestione della cosiddetta “operazione trasparenza”, perché sul sito della Regione non si capisce nulla, a incominciare da come vengono investiti i soldi per i consulenti. In generale, maggiore chiarezza per eliminare questa malagestione, accompagnata da malversazione.

Paita e Rixi sono già scesi ufficialmente in campo, nel centrodestra pare esserci ancora confusione: voi quando solleverete il sipario sul programma?
Al momento la data è fissata per il 21 marzo, ma non c’è ancora nulla di definitivo.

Dobbiamo aspettarci qualche ospite a sorpresa?
Più una “sorpresona”, direi (sorride, ndr).

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