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Piano Casa, appello di ambientalisti e Ministero del Turismo ai presidenti dei parchi: «Non applicatelo»

Dopo la lettera con cui Lipu, Fai, Wwf e Legambiente hanno ribadito la necessità di non adottare i provvedimenti relativi alla costruzione in aree protette, anche il sottosegretario con delega al Paesaggio scende in campo

Anche il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo si schiera con le associazioni ambientaliste scese in campo per protestare contro il nuovo Piano Casa firmato dalla giunta regionale di Giovanni Toti, che tra le disposizioni da adottare prevede anche la possibilità di ristrutturare gli immobili presenti nei parchi e nelle aree protette della Liguria.

Dopo la lettera congiunta in cui Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Birdlife Italia e Wwf hanno lanciato un appello ai presidenti dei parchi liguri affinché non applichino le norme inserite nel Piano, approvato lo scorso 22 dicembre ed entrato in vigore tra le polemiche lo scorso 7 gennaio, anche Ilaria Borletti, sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali con delega al paesaggio, è intervenuta sulla questione chiarendo che «come Presidente dell'Osservatorio Nazionale per la Qualità del Paesaggio non posso che condividere l'allarme lanciato questa mattina da tutte le più rappresentative associazioni ambientaliste italiane sull'impatto che la nuova legge sul Piano Casa della giunta ligure potrà avere sulla tutela delle aree protette della regione, il cui territorio ha già drammaticamente mostrato la propria fragilità».

«Nella lettera inviata dalle associazioni si chiede con allarme e giusta urgenza che nelle loro aree protette non siano applicate le nuove norme del Piano Casa regionale, che consente anche lì interventi di ampliamento e di mutamento di destinazione d¹uso di fabbricati non residenziali», ha fatto sapere Borletti, sottolineando che «i parchi sono ciò che di più prezioso e tutelato abbiamo in merito ai beni paesaggistici, e se dovesse passare la concezione che perfino queste aree protette, già istituite, possano essere a rischio di interventi invasivi, questo non solo sarebbe in contraddizione con lo spirito e con gli obiettivi della legge sul consumo di suolo che presto arriverà in Parlamento, ma costituirebbe un precedente pericoloso per tutto il paesaggio italiano».

Il Piano Casa firmato Toti prevede infatti la possibilità di cambiare la destinazione d’uso dei fabbricati che sorgono all’interno delle aree protette, e dunque di effettuare lavori di ristrutturazione e ampliamento che prima di essere realizzati dovranno avere il via libera da parte delle autorità del parco: da qui l’appello delle associazioni, che in una nota hanno fatto sapere che negli ultimi 15 anni l’indice di urbanizzazione delle aree sottoposte a vincoli paesaggistici è cresciuto quasi del 5%, con la realizzazione di 34.500 nuovi fabbricati ad uso abitativo, un numero che nei timori degli ambientalisti con il nuovo Piano Casa potrebbe crescere ulteriormente.

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