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Multa a chi rovista nei cassonetti, ma non se lo fa per fame

Chi verrà sorpreso a rovistare nei cassonetti riceverà una sanzione da 200 euro a meno che non cerchi rifiuti «destinati all'alimentazione personale»

Oggi ha avuto luogo una seduta del Consiglio comunale. Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 il presidente Alessio Piana ha provveduto all'appello; con 36 consiglieri presenti, la seduta è risultata valida.

In apertura, il presidente Piana ha commemorato la figura di Sergio Castellaneta, già consigliere comunale e personaggio di spicco sulla scena politica cittadina, scomparso pochi giorni fa all'età di 86 anni.

Si è passati poi alla discussione dell'ordine del giorno, che prevedeva tre delibere di Giunta, fra cui quella su chi rovista nei cassonetti. L'aula ha approvato con 25 voti a favore e 14 contrari (Pd, Chiamami Genova, M5s, Lista Crivello) una modifica del Regolamento di polizia urbana - individuazione di alcune zone di particolare interesse nelle quali può essere emesso l'ordine di allontanamento ai sensi dell'articolo 9 comma 3 del decreto legge 14/2017 convertito con legge 48/17, nonché inserimento di nuove disposizioni per un più efficace contrasto al degrado urbano.

Visto che il Daspo, introdotto dal decreto Minniti, può essere applicato solo per stato di ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza, commercio abusivo o parcheggiatori abusivi, chi verrà sorpreso a rovistare nei cassonetti riceverà una sanzione da 200 euro. Ma un emendamento presentato da Mario Mascia (Forza Italia) e Stefano Costa (Vince Genova) precisa come possa essere sanzionato solo chi sia sorpreso a «deturpare e imbrattare il suolo pubblico con rifiuti solidi urbani di ogni tipo, indebitamente prelevati dai contenitori per la relativa raccolta e non manifestamente destinati all'alimentazione personale».

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