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Mendicanti con i cani, la protesta in consiglio comunale: «Sfruttano gli animali»

A parlarne, il consigliere Alberto Campanella: «Abbiamo comprato del cibo per i cani, ma volevano solo i soldi»

Quante volte è capitato, passeggiando per la città, di imbattersi in mendicanti che chiedevano l'elemosina insieme a uno o più cani? E in questo caso gli animali sono considerati fedeli amici di una vita, o soltanto mezzi per impietosire le persone?

Difficile a dirsi e probabilmente dipende di caso in caso, ma il consigliere comunale Alberto Campanella (FdI) ha portato in aula Rossa un'interrogazione proprio a riguardo: «Ero con mio figlio in piazza Piccapietra e abbiamo incontrato un mendicante con un cucciolo. Abbiamo comprato alcune scatolette di cibo per cani e glie le abbiamo portate, ma lui le ha rifiutate chiedendoci contanti. Spesso i cani sono considerati non come compagni di vita ma come uno strumento utilizzato da queste persone per farsi dare soldi: chiedo allora che venga applicato l'articolo 5 del nostro regolamento che prevede il divieto di accattonaggio con utilizzo di animali, al fine di debellare questo fenomeno e liberare i cani».

A rispondere, l'assessore alla Sicurezza Stefano Garassino: «Non è una bella abitudine quella di usare gli animali per chiedere soldi, bisogna poi vedere come vengono trattati e tenuti». L'assessore ha poi letto una nota scritta dal comandante della polizia locale Giurato: «Il fenomeno è all'attenzione di questo comando, nel centro città, ove questo illecito è più diffuso, dall'inizio dell'anno sono stati sanzionati 8 individui. Per quanto riguarda l'accattonaggio molesto senza animali, invece, sono 142 le persone multate».

In conclusione, per Garassino «non è un fenomeno facile da contrastare perché spesso si tratta di stranieri o persone senza fissa dimora, a volte sanzionare è difficile e inutile».

L'interrogazione verrà comunque convertita in ordine del giorno in modo che tutto il consiglio comunale possa votarla e discuterne: «Suggerisco a chi deve fare i controlli - ha concluso Campanella - di chiamare le guardie zoofile e togliere questi animali dalle persone che non hanno cura di loro, affidandoli magari ai volontari che sono disposti a dare amore e calore».

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