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Sardine a Certosa, Sartori: «Mi scuso per la foto con i Benetton»

Il leader del movimento della Sardine è stato accolto vicino al nuovo Ponte da un centinaio di persone

Nel giorno in cui Matteo Salvini è atteso alla Fiera di Genova per una cena con gli attivisti della Lega (previste circa 1.500 persone), a Certosa è arrivato il leader del movimento che in piazza ha sfidato proprio la politica leghista: Mattia Sartori, il 32enne bolognese diventato il volto del movimento che nelle ultime settimane è finito al centro delle polemiche per la foto con i Benetton.

«Sono Mattia, sono un essere umano e come tutti gli esseri umani faccio errori», ha detto l'attivista, circondato dalle sardine liguri . «Ci tenevo a essere qui per porgere le mie scuse, perchè ci vuole anche il coraggio di chiedere scusa e andare nei posti dove non si è sicuri di esser accettati col sorriso». 

Un centinaio di persone, domenica pomeriggio, hanno il leader del Movimento delle Sardine. «Siamo qui per fare pace con Genova e Certosa dopo quella foto con i Benetton - ha aggiunto - che ha dato fastidio a molte persone. Siamo qui per dire che siamo vicini a queste persone che hanno vissuto e stanno vivendo il dramma del crollo di Ponte Morandi». 

Non è mancato il riferimento a Matteo Salvini e al suo partito: «C'è chi fa eventi chiusi e a pagamento mentre le Sardine hanno deciso di organizzare un evento aperto, in piazza».

Le Sardine genovesi, con una maglietta con su scritto "Genova non abbocca" hanno accompagnato Sartori vicino al cantiere per il nuovo viadotto. Alla domanda sulle possibili alleanza in vista delle prossime elezioni regionali in Liguria, il leader bolognese ha risposto puntando l'attenzione sui contenuti: «Attenderemo le prossime settimane per vedere quale sarà non tanto il candidato quanto il programma».

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