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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Autonomia della Liguria, trattativa aperta: materie coinvolte e prossime tappe

Portualità, logistica, sanità, ambiente, demanio, comunicazione, sviluppo economico, commercio con l’estero e ricerca nella tecnologia i temi caldi

Il presidente della Regione Liguria Giovann Toti ha partecipato, insieme a quello piemontese Sergio Chiamparino, a un incontro a Roma con il sottosegretario agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa per discutere sulla possibilità di intraprendere la strada dell'autonomia regionale seguendo le orme di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Insieme al presidente Toti anche gli assessori Edoardo Rixi, Sonia Viale, Ilaria Cavo e Giacomo Giampedrone. L'incontro è arrivato dopo una delibera di giunta che ha previsto la richiesta di una maggiore autonomia su alcune materie, in particolare sanità, ambiente, logistica, demanio, comunicazione, commercio e porto. 

I temi caldi dell'incontro

«Abbiamo chiesto autonomie differenziate in una serie di materie che per noi sono importantissime - ha spiegato il presidente Toti - la prima quella della portualità e della logistica, poi ovviamente la sanità, l'ambiente con tutte le procedure di permessi connessi, le valutazioni di impatto ambientale e strategico. Poi la sanità che è già di competenza, in gran parte, delle regioni, ma su cui si possono limare i contorni in modo tale da semplificare ancora di più i rapporti tra ministero e regioni anche considerando alcune peculiarità della Liguria, in primis il fatto che la nostra sia la regione con l'età media più alta d'Italia. E poi il demanio con tutto quello che riguarda le spiagge e l'annosa vicenda della Bolkenstein, ma anche la comunicazione per dare un sostegno ai mezzi informazione regionali che molto spesso fanno un servizio pubblico locale capillare e mirato, ma con  poca attenzione da parte del legislatore nazionale. Sviluppo economico e commercio con l'estero, beni culturali e patrimonio museale, quest'ultimo su richiesta specifica del Piemonte».

Tutti i passi verso l'autonomia

Secondo quanto dichiarato dal presidente della Regione Liguria le prime tre regioni che hanno intrapreso il percorso, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto raggiungeranno probabilmente un'intesa con il governo già nelle prossime due o tre settimane su una serie di materie che sono salute, lavoro e ambiente. Sulla base della pre intesa che raggiungeranno a Liguria e Piemonte sarà data l'opportunità di integrare e modificare quel documento a seconda delle peculiarità e delle necessità dlle singole regioni. Contestualmente saranno aperti altri tre tavoli entro la fine del mese di gennaio su sviluppo economico, portualità e infrastrutture il primo, la tutela del territorio e tutto il discorso del demanio e delle montagne il secondo e sui beni culturali il terzo. Tavoli che partono da zero su materie nuove su cui il governo ha deciso di aprire il negoziato e sui quali la Liguria potrebbe avere ampi spazi di manovra. Al termine di questi tavoli ci sarà un tavolo a Palazzo Chigi con il Mef per le coperture economiche delle rinnovate competenze delle regioni, tavolo che partirà con tutte le regioni coinvolte in questo processo e sarà di fatto il tavolo conclusivo del processo. «Sicuramente si tratta di una novità storica – ha concluso Toti - nel giro di un anno e mezzo la sensibilità politica è cambiata: siamo passati da un’impostazione centralista ad una rinnovata sensibilità per le autonomie che le regioni si sono meritate. Basta vedere il contributo alla finanza pubblica portato dai Comuni e dalle regioni negli ultimi anni. Circa il 90% dei risparmi fatti è da attribuire agli Enti locali e solo il 10% al Governo centrale. Inoltre per la prima volta una serie di regioni di segno politico diverso hanno dato il via ad un percorso di federalismo che porterà a una maggiore efficienza delle periferie, ma anche dello Stato. Sono molto contento che la Liguria è nel gruppetto di testa delle regioni, siamo strategici per il sistema portuale italiano e il sistema logistico europeo e per regioni confinanti come Lombardia e Piemonte di cui siamo lo sbocco a mare».

Portualità, le parole dell'assessore Rixi

«La portualità è una delle materie fondamentale per il Paese e per il sistema dei collegamenti e del commercio estero. Abbiamo bisogno di rilanciare un sistema che già oggi cresce rispetto ai porti del Nord Europa dove esistono sistemi  più rapidi di realizzazione delle infrastrutture. Sicuramente i ritardi del Terzo Valico che oggi finalmente è finanziato, hanno pesato molto, così come quelli per la realizzazione della diga foranea. I porti sono un elemento fondamentale per il rilancio delle regioni. Per questo, riuscire a livello locale ad investire, ci consentirà di avere una maggiore performance, ma soprattutto di rispondere ad esigenze importanti di mercati come la Cina che guardando Italia con interesse per lo sbocco della via della seta. Inoltre sarà importante e fondamentale compatibilizzare gli investimenti con le esigenze del territorio anche per evitare conflitti».

Salute, il commento della vicepresidente Viale

«Sul tema della salute ci inseriamo in una trattativa che è già a buon punto nel confronto tra tre altre Regioni e il Governo. La sanità è un elemento centrale di una futura intesa tra Governo e Regione Liguria. Ad esempio, per quanto riguarda il tetto alla spesa sanitaria, grazie al percorso intrapreso di azzeramento del debito, la Liguria deve puntare sul potenziamento della medicina del territorio, più che sull’ospedalizzazione, e sulla prevenzione che richiede personale per garantire una sanità sempre più a chilometro zero. Anche in materia di specializzazioni, dobbiamo rispettare i vincoli imposti dal governo, nonostante la necessità di alcune specializzazioni, come l’ortopedia, che oggi non vengono garantite”. La vicepresidente Viale ha ricordato gli incontri già svolti a livello locale il Consiglio delle Autonomie Locali) e con le parti sociali e ha aggiunto di voler dedicare la giornata “al senatore Gianfranco Miglio, nel giorno del centenario della nascita: credo che questo sia un ottimo modo di ricordare questa figura che sull’autonomia e il federalismo ha insegnato molto a questo paese».

Cultura, il commento dell'assessore Cavo

«Sulla cultura abbiamo investito molto: a partire da realtà importanti come Palazzo Ducale o la Casa dei Cantautori il cui progetto è stato recepito e verrà finanziato dal Mibact. Da questo punto di vista ci uniamo alla richiesta presentata dal Piemonte di una maggiore autonomia sul fronte dei Beni Culturali. Anche per l’organizzazione scolastica servono percorsi più vicini al territorio  e maggiori finanziamenti sul fronte dell’interazione tra Istituti di Ricerca e Università. Infine la comunicazione sulla quale abbiamo la volontà di avere  una parte del canone Rai da poter destinare al territorio e a quelle emittenti che svolgono già un servizio pubblico».

Urbanistica e demanio, il commento dell'assessore Scajola

«In questi due anni e mezzo abbiamo portato avanti una politica di semplificazione, tagliando tutte quelle norme che potevano creare confusione, soprattutto perché in contrapposizione con quelle nazionali. Servono però norme che non vengano impugnate dal Governo, come avvenuto col Piano Casa, tranne poi ritirare l’impugnativa. Come Liguria siamo capofila del tavolo interregionale del Demanio marittimo, ma in Italia non c’è una legge che chiarisca le competenze. Come Liguria abbiamo legiferato e approvato due leggi anche con i voti della minoranza, senza strumentalizzazione politica.  Attendiamo che queste leggi possano dare prospettive a nostre imprese balneari che ammontano a poco meno di 4000 per questo chiediamo che il Demanio sia una competenza regionale. A questo proposito nei giorni scorsi c’è stato anche un richiamo del Parlamento Europeo all’Italia perché manca una norma nazionale. Anche per i frontalieri, circa 5000, che ogni giorno vanno a lavorare nella vicina Francia con una doppia burocrazia, vogliamo avere più autonomia».

Infrastrutture e ambiente, parola all'assessore Giampedrone

«Auspico che si arrivi ad un’intesa col Governo sulle Infrastrutture, sui Porti e anche sull’ambiente per favorire interventi importanti sul fronte della manutenzione del territorio e dei fiume, accanto alla realizzazione delle grandi opere. Spesso infatti in campo ambientale non riusciamo a dare quelle risposte di cui i territori hanno bisogno, in particolare in Liguria i cui corsi d’acqua sono stati coinvolti, negli ultimi anni, da numerosi stati di emergenza».

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