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Ilva, unica soluzione capitali esteri

L'assessore Francesco Oddone ha fatto il punto sulla delicata situazione dell'Ilva. «Purtroppo sembra che nessun imprenditore italiano sia interessato. Uno straniero potrebbe essere la soluzione»

Ieri in consiglio comunale Gian Piero Pastorino (Sel) ha chiesto notizie sulla situazione aziendale, occupazionale e sulle prospettive industriali dell'Ilva di Genova.

Pastorino: «l'accordo di programma è ormai vetusto, è il caso di rimetterci mano. La questione riguarda 1.800 famiglie che hanno bisogno di certezze».

Ha risponde l'assessore Francesco Oddone: «Ilva di Genova è uno dei tasselli preoccupanti della realtà locale, ma la situazione nazionale non è migliore. Ilva di Genova è collegata all'Ilva nazionale e a quella di Taranto. Ci sono state garanzie da parte del commissario Gnudi per il pagamento degli stipendi di giugno e luglio; adesso il problema è quello di agosto. C'è poi il problema della cassa integrazione; ci vorrebbe un intervento sulla cassa in deroga. Il cambio di commissario ha ritardato il piano industriale. Eppure le prospettive della “banda stagnata” sarebbero buone. Sul piano nazionale non ha senso privarsi del maggior produttore nazionale. Indubbiamente la questione ambientale, soprattutto a Taranto, è un problema centrale. Purtroppo sembra che nessun imprenditore italiano sia interessato. Uno straniero potrebbe essere la soluzione. La questione è centrale per un piano industriale di cui il Paese ha bisogno».

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