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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Ilva, tensioni in Sala Rossa: salta la commissione a Tursi

«Il nuovo governo porta ingovernabilità»: così i consiglieri del Pd hanno commentato la sospensione dell'incontro fissato per discutere della vertenza Ilva

Nulla di fatto per la commissione programmata venerdì mattina a Tursi per discutere della vertenza Ilva: la seduta, iniziata alle 9.30, è stata sospesa dopo il mancato accordo tra i consiglieri membri della commissione.

A darne notizia è il gruppo Pd a Tursi, che ha sottolineato come «il primo giorno di governo porti all’ingovernabilità in Comune», facendo riferimento all’accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle e alla scelta di Giuseppe Conte come premier “super partes”: «Il primo giorno di Governo ha subito fatto venire i nodi al pettine - fanno sapere i consiglieri del gruppo Pd - Questa mattina doveva tenersi una Commissione Consiliare sullo stabilimento Ilva di Genova e sul rispetto dell’accordo di programma. La seduta è iniziata e subito sospesa tra accuse reciproche all’interno della maggioranza sulla gestione della commissione».

Stando a quanto riferito dai democratici, a far salire la tensione sarebbe stata la spaccatura tra Lega e Forza Italia e la presenza di rappresentanti del Movimento 5 Stelle, gruppo che nei giorni scorsi ha annunciato l’intenzione di voler chiudere gli stabilimenti Ilva scatenando la protesta.

«Esprimiamo fortissima preoccupazione non solo per la mancata discussione in commissione, ma soprattutto per le soluzioni che le maggioranze di governo locale e nazionale dovranno tracciare per il futuro di Ilva», concludono i consiglieri del Pd.

I sindacati: «Teatrini dannosi per lavoratori e famiglie»

In Sala Rossa era presente anche una delegazione di lavoratori, che ha assistito all’inizio dei lavori e poi alla successiva sospensione:  «Oggi si sarebbe dovuta svolgere una commissione comunale utilissima per discutere il destino dell'Ilva. Purtroppo, per una serie di errori e forzature, la commissione non si è tenuta e non abbiamo avuto la possibilità di esprimere le nostre considerazioni - è stato il commento di Marco Granara e Alessandro Vella, segretari generali Cisl Genova e Fim Cisl Liguria - Per il destino della siderurgia italiana, e quindi anche per lo stabilimento genovese, c'è bisogno di un indirizzo univoco da parte di chi ha oggi in mano le sorti del Paese: riteniamo che le forze politiche che governeranno debbano esprimersi chiaramente sul futuro della siderurgia e del futuro occupazionale dei lavoratori dell'Ilva».

«Oggi avremmo evidenziato l'importanza della definizione di un accordo tra organizzazioni sindacali, ArcelorMittal e Governo a garanzia della continuità produttiva di un'Ilva ambientalmente sostenibile e rispettosa della salute dei cittadini - concludono i sindacati - Per il futuro ci auguriamo che teatrini del genere non abbiano a ripetersi, perché a perderci saranno prima di tutto i lavoratori e le loro famiglie».

La replica della maggioranza

A margine della commissione sospesa, i capigruppo di maggioranza hanno inviato una nota con cui hanno confermato «l’impegno unitario a favore del mantenimento dell’accordo di programma su Ilva del 2005, così come già espresso nelle sedi competenti dal sindaco Marco Bucci, la cui applicazione può garantire il futuro occupazionale dei lavoratori dello stabilimento di Cornigliano e a tutela delle loro famiglie».

«Ribadiamo la piena disponibilità a un confronto con tutti i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Ilva, anche in una nuova commissione che verrà riconvocata al più presto», conclude la nota.

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