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Giorno del Ricordo, botta e risposta Anpi-Municipi: "Esponenti di Casapound nelle scuole"

L'attacco dell'Anpi provinciale e la replica dei presidenti di Bassa e Media Val Bisagno Angelo Guidi e Maurizio Uremassi, critiche anche dall'opposizione in Comune e in Municipio

Polemiche e scontro tra l'Anpi provinciale e i Municipi Bassa e Media Val Bisagno dopo le iniziative legate al Giorno del Ricordo, nato per ricordare i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. 

"Esponenti di Casapound nelle scuole", la polemica 

L'Associazione nazionale partigiani d'Italia ha attaccato le giunte di centrodestra che governano i territori per "la presenza di esponenti ben noti di Casapound, due attivisti tra cui un editore e autore di testi che negano le responsabilità nazifasciste nella Seconda Guerra Mondiale, all’incontro con i ragazzi delle scuole secondarie e primarie della Valbisagno, in due distinte iniziative promosse rispettivamente dal Municipio IV Valbisagno e III Bassa Valbisagno". Un fatto che viene definito "gravissimo e sconcertante" in una nota in cui viene citata anche la presa di posizione del presidente dell'Anpi nazionale Gianfranco Pagliarulo che ha segnalato come si debba "ricordare interamente, cioè considerando le violenze inferte dall’esercito fascista italiano su quelle popolazioni, e non soltanto la tragedia delle foibe, diventata da parte di molti esponenti di destra e ultradestra una sorta di occasione di 'vendetta morale' contro la Resistenza".

L'Anpi: "Intervenga Bucci"

"È quindi vergognoso e inaccettabile che due Municipi - scrive ancora l'Anpi provinciale - in un luogo istituzionale quindi, sia stata prevista una presenza di Casapound (nella Bassa Valbisagno addirittura insieme a un’assessora del Comune di Genova) per 'spiegare' ai ragazzi quello che è accaduto sul confine orientale d’Italia ottant’anni fa. Non si tratta di opinioni: Casapound non solo non ha mai preso le distanze dal nazifascismo, ma anzi ha sostenuto e sostiene idee, comportamenti, come l’adozione del saluto romano, e azioni legate a intolleranza e razzismo. Non è tollerabile che due Municipi di Genova, città medaglia d’oro al valor militare proprio per la sua azione di liberazione dal nazifascismo, convochino tali personaggi per il Giorno del Ricordo, tanto più che l’incontro è destinato ai giovanissimi, e non è tollerabile che il Comune non abbia nulla da ridire, ma addirittura mandi un’esponente della Giunta a un tale evento. Chiediamo al sindaco Marco Bucci - conclude l'Anpi provinciale -,  presidente del Comitato Permanente della Resistenza, se sia stato a conoscenza di quanto accaduto e, soprattutto, se ritenga che nei Municipi si possa fare qualsiasi cosa salta in mente a qualche consigliere dai sentimenti nostalgici, senza che ci sia la minima vergogna".

Opposizione all'attacco 

Polemiche anche dal Partito Democratico genovese: "È inaccettabile che voci di esponenti o simpatizzanti di movimenti di estrema destra siano state coinvolte dai Municipi - e quindi dal Comune di Genova - nell'ambito delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, com'è accaduto in Media e Bassa Valbisagno, tanto più alla presenza di ragazze e ragazzi delle scuole della vallata. Ed è sconcertante che da parte dei vertici dei Municipi stessi si dica che l'ex esponente responsabile della cultura in Liguria per Casapound Andrea Lombardi - regolarmente attivo, com'è facile accertare sul web, in attività editoriali legate all'estrema destra - non sia altro che uno storico che ben conosce le tragiche vicende che ebbero luogo lungo il confine orientale. Il Gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Genova ha già presentato ordini del giorno che chiedono al sindaco Bucci, per sua funzione anche presidente del Comitato Permanente della Resistenza, se fosse a conoscenza delle scelte operate dai Municipi in questione, tanto più alla presenza di una rappresentante della sua Giunta, com'è avvenuto in Bassa Valbisagno, con la partecipazione dell’assessora al commercio - ed esponente della Lega - Paola Bordilli. Ancora più grave risulta poi la proposta di lettura delle vicende delle foibe e dell’esodo istriano fatta a ragazze e ragazzi della Valbisagno da parte di una persona che, sebbene segnali di aver solo letto le parole del presidente Mattarella, in cui chiaramente il Partito Democratico si riconosce, porta a una contraddizione nei comportamenti, vista la sua attività pubblicistica infarcita di messaggi storici e civili improntati alle teorie della destra estrema".

"Insulto alla memoria storica"

Erika Venturini, consigliera municipale di Linea Condivisa per la Media Val Bisagno aggiunge: "Accettare relatori vicini a Casa Pound è un insulto alla memoria storica. Avevo inviato una mail sottolineando l'importanza di ricordare i fatti storici senza distorcerne la narrazione a causa di legami con realtà neofasciste.Trovo grave la presenza di Andrea Lombardi".  Anche Lorenzo Passadore, capogruppo del Partito Democratico nello stesso Municipio ha espresso perplessità, ribadendo il dovere di ricordare le vittime delle foibe e dell'esodo istriano, fiumano e dalmata, e di mantenere una ricerca storica obiettiva, al di là dell'opportunismo politico. Federico Giacobbe, Capogruppo del Gruppo Misto, Più Europa, ha concluso affermando che ricordare queste tragedie è fondamentale, ma che la scelta di un relatore legato a ideologie estremiste invia un messaggio politico pericoloso.

La replica dei due presidenti: "Non è vero, estremizzazione ideologica"

Le critiche vengono respinte al mittente dai due presidenti, Angelo Guidi per la Bassa Val Bisagno e Maurizio Uremassi per la Media Val Bisagno. In una nota congiunta replicano: "Le parole espresse dall’Anpi gettano un’inaccettabile ombra su iniziative finalizzate alla sensibilizzazione dei più giovani sui fatti tragici delle foibe. Respingiamo con forza la strumentalizzazione da parte dell’Anpi: i nostri Municipi, fin dall’inizio del nostro mandato, hanno portato avanti iniziative che promuovessero i valori della Liberazione, come dimostra la nostra assidua presenza alle Celebrazioni del 25 Aprile, e la sensibilizzazione nelle scuole in occasione del Giorno della Memoria e del Giorno del Ricordo. Riguardo, poi, all’iniziativa sul Giorno del Ricordo, vogliamo precisare che non era presente tra i relatori nessun iscritto a Casapound, ma solo rappresentanti delle istituzioni, che ringraziamo di aver presenziato, e lo scrittore Andrea Lombardi, profondo conoscitore del periodo storico dell'Esodo istriano, fiumano e giuliano-dalmata, di fama nazionale, insieme al Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Gli incontri con le scuole si sono aperti con la lettura delle parole del presidente Mattarella: non ci risulta essere un facinoroso di estrema destra. Riteniamo che l’estremizzazione ideologica che viene riportata nella nota dell’Anpi non faccia bene né al ricordo delle vittime delle tragedie delle pagine più buie della nostra storia né sia una buona lezione ai nostri giovani".

Le precisazioni di Andrea Lombardi

Lo stesso Andrea Lombardi è intervenuto spiegando di essere stato candidato nel 2018 per Casapound, ma di aver preso le distanze da tempo, di non essere più un esponente, e nemmeno un simpatizzante, del movimento. E tanto meno di essere fascista o negazionista: "Nel corso delle Commemorazioni delle foibe e dell'esodo istriano, giuliano e dalmata tenutesi in Media Val Bisagno (grazie a Maurizio Uremassi e Angela Villani) presso i Giardini Cavagnaro e in seguito nel Municipio Bassa Val Bisagno (grazie a Angelo Guidi, Barbara Lagomarsino, Paolo Boz e Massimo Ghiglia) - spiega - ho dato lettura del significativo discorso sul tema del Presidente Mattarella, ribadente il dovere del Ricordo al di là delle divisioni ideologiche o di faziosi giustificazionismi, nel nome di una Storia condivisa e di un sentimento di unità nazionale italiana". 

"Le vicende del confine orientale - conclude - sono state presentate nel Municipio Bassa Val Bisagno ai giovanissimi ma attenti studenti e studentesse dal presidente dell’associazione genovese Anvgd (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) Fabio Nardi e da me in qualità di editore e saggista. Ho dato nuovamente dato lettura del discorso del Presidente Mattarella, e ricordato la tragica storia del patriota e antifascista ebreo Angelo Adam, sopravvissuto a Dachau e purtroppo infoibato dai titini con la sua famiglia una volta tornato nella sua Fiume occupata dal IX Korpus titino".

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