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Aster, Enrico Musso: "Controllo sui risultati e rispetto delle regole"

Il consigliere comunale Enrico Musso, candidato sindaco di Genova con la propria lista civica, annuncia un'interrogazione in Consiglio Comunale perché siano recepite le osservazioni dell'Autorità dei servizi pubblici locali su Aster

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Una sfera di servizi troppo ampia, la possibilità - impropriamente riconosciuta - di far coesistere l'affidamento diretto dei lavori del Comune con prestazioni in conto terzi, la necessità di rispettare le regole per i subappalti, la necessità di distinguere fra manutenzione ordinaria e straordinaria. Sono solo alcune delle osservazioni critiche dell'Autorità dei servizi pubblici locali (Aspl), incaricata di monitorare i servizi erogati ai cittadini dal Comune di Genova sulla società comunale Aster, alla quale è affidata direttamente la manutenzione di strade, edifici e giardini pubblici genovesi.

Enrico Musso, candidato sindaco di Genova con la propria lista civica e consigliere comunale dell'Altra Genova, annuncia la presentazione di un'interrogazione su come il Comune intenda recepire le osservazioni dell'Authority: "L'Autorità, voluta proprio dal sindaco Vincenzi, ha evidenziato le criticità dell'Aster, che ricadono su tutti i genovesi, come cittadini e come contribuenti."

"Emerge l'esigenza di una migliore organizzazione, partendo dalla distinzione dell'affidamento dei servizi strumentali, come la manutenzione degli edifici comunali, da quello delle attività destinate ai cittadini, come l'illuminazione pubblica. Va precisato il confine tra la manutenzione ordinaria e straordinaria per stabilire un programma di interventi puntuale sul territorio e la definizione precisa dei costi. Aster potrebbe essere una risorsa per il Comune: al contrario, oggi, è come un'auto che consuma troppo carburante perché non sa dove andare e spesso gira a vuoto. Ma il nodo fondamentale è il rapporto fra Aster e il mercato. L'affidamento diretto e senza gara dei servizi strumentali e dei servizi pubblici di cui è incaricata, pur legittimo, la esclude automaticamente, per legge, dalla possibilità di partecipare ad altri lavori falsando la concorrenza. E a sua volta, nella qualità di soggetto che può subappaltare a terzi lavori affidati direttamente (senza gara) dal Comune, Aster deve rispettare il codice degli appalti pubblici per garantire trasparenza ed economicità delle scelte"

Non è in discussione l'affidamento in house dei servizi oggi erogati da Aster, ma è richiesto il pieno rispetto delle clausole contrattuali, che il Comune deve pretendere. E nella valutazione dell'operato di Aster deve comportarsi come con qualsiasi altro soggetto privato a cui viene richiesto un servizio, senza godere di “corsie preferenziali”. Comminando sanzioni, dove sia previsto, per tutelare l'interesse pubblico e assicurarsi che l'attività svolta dalle proprie partecipate risponda all'erogazione di servizi efficienti ed efficaci, a costi contenuti.

"Nel complesso – conclude Enrico Musso – l'Autorità sottolinea i problemi dovuti alla “guida” di una macchina pesante, complessa e costosa. Non si mettono in discussione le capacità dei lavoratori Aster, che immagino anzi un po' frustrati di vedersi addossare colpe non loro, ma il ruolo del tutto inadeguato dell'amministrazione comunale nel definire gli obiettivi, e nella programmazione, coordinamento e controllo dei risultati. Ciò è particolarmente grave viste le drammatiche condizioni finanziarie del Comune e la pessima qualità delle manutenzioni e della cura dei luoghi pubblici».

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