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Regionali, prove di intesa dell'opposizione: "Riconquistiamo la Liguria se vinciamo sulla sanità"

Tante persone al teatro Stradanuova per l'evento organizzato da Linea Condivisa sulla sanità regionale: prime prove di intesa tra alleati in vista delle prossime elezioni

Molto di più di un incontro pubblico sulla sanità in Liguria: quella di ieri, mercoledì 20 marzo al teatro Stradanuova, davanti a un pubblico numeroso, è stata una prima prova di intese tra la sinistra, il Pd, il M5s e Azione in vista delle prossime elezioni regionali.

Tanto che lo stesso Gianni Pastorino, consigliere regionale di Linea Condivisa (forza politica promotrice dell'evento) ha ribadito che "riconquistiamo la Liguria se vinciamo sulla sanità, che è il metro di come una comunità si prende cura di se stessa".

L'opposizione dunque - tranne la Lista Sansa, come vedremo più avanti - prova a unirsi per il voto regionale, che si terrà tra fine 2025 e inizio 2026, mettendo in fila tutte le criticità del sistema pubblico regionale, politicamente imputate al presidente della Regione Giovanni Toti.

Quasi un'ora di illustrazione di dati, messi a ponto da Alessandro Ronchi di Linea condivisa e anticipati mercoledì mattina in una conferenza stampa, poi si è passati alla politica: "Partiamo da qui, dobbiamo costruire un progetto di sanità alternativo all'attutale e dovrà essere su quel progetto che chiederemo di mandare a casa il centrodestra. Sulla sanità abbiamo bisogno di un grande patto sociale, nella tradizione della sinistra". Per una proposta comune, però, servirà del tempo. Anche perché, se si guarda al dettaglio delle proposte, tra chi vuole ridurre le Asl (Linea condivisa) e chi vuole abolire Alisa (Azione), non è facile arrivare al dunque: "Non la pensiamo tutti allo stesso modo - ammette Pastorino - ma abbiamo bisogno di tempo per portare le nostre posizioni tra la gente, fare sintesi e arrivare a un programma". Però, allo stesso tempo, "non possiamo sprecare tempo: lo abbiamo già fatto nel 2020, scegliendo una candidatura per le regionali due mesi prima delle elezioni e a Genova scegliendo una candidatura cinque mesi prima delle elezioni".

Sulla sanità, aggiunge il consigliere Pippo Rossetti di Azione, "dovremo partire da un'eredità pesantissima. C'era una percezione, ma sulla base di questi dati è giusto costruire una narrazione del fallimento di Toti". E poi Fabio Tosi, M5s: "Se la politica è fatta bene è giusto che ci sia anche il compromesso, sano e puro, ma che faccia l'interesse dei cittadini. È normale che ci siano differenze tra di noi, ma se vogliamo presentarci ai liguri in modo credibile, dobbiamo puntare sull'arte del compromesso per scalzare questa giunta che, dopo otto anni, scarica ancora le colpe su chi c'era prima".

Il capogruppo del Pd, Luca Garibaldi, riconosce "l'atto di generosità di Linea Condivisa, che va ringraziata per il lavoro che ha svolto. E generosità è la parola da cui dobbiamo partire per costruire l'alleanza per le prossime elezioni regionali. Essere generosi vuol dire essere larghi, umili, capaci di ascolto. Noi vinceremo le elezioni anche e soprattutto se faremo cose diverse rispetto a quando abbiamo governato, perché abbiamo deluso le aspettative". Sulla sanità, conclude il dem, "il mondo dopo la pandemia non chiede solo governance, ma anche prossimità".

Infine, il consigliere regionale lombardo di Alleanza Verdi Sinistra, Onorio Rosati, scelto dal mondo rossoverde per la serata al posto dell'ex candidato governatore Ferruccio Sansa: "La sanità deve essere una grande vertenza nazionale per chiedere impegno importante al governo dal punto di vista economico e finanziario. Non possiamo avere una ventina di modelli diversi sanitari perché cambia l'aspettativa di vita: è politicamente inaccettabile". Come scritto prima, risultava assente la Lista Sansa: "Abbiamo invitato soggetti politici che crediamo saranno presenti alle prossime elezioni regionali. Abbiamo contattato l'Alleanza Verdi Sinistra e sono loro che ci hanno mandato un altro rappresentante: se ci avessero detto che il loro rappresentante era Sansa, non avremmo avuto alcun problema. Questo, però, evidenzia ancora una volta che la Lista Sansa ha un chiaro problema di identificazione" chiude Pastorino cercando di smorzare le prime polemiche interne.

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