rotate-mobile
Elezioni

Elezioni 5 giugno 2016, si vota in dieci comuni della città metropolitana: come fare

Tutte le informazioni per sapere cosa fare per votare: gli orari, le modalità e come ottenere una nuova tessera elettorale in caso di furto, smarrimento o esaurimento delle caselle da timbrare

Sono dieci i comuni chiamati a eleggere il nuovo sindaco in provincia di Genova il 5 giugno 2016. Si tratta di Bogliasco, Casarza Ligure, Cicagna, Cogoleto, Favale di Malvaro, Orero, Portofino, Propata, Rondanina e Valbrevenna. Sono tutti al di sotto dei quindicimila abitanti per cui non è previsto ballottaggio.

La tessera elettorale si rinnova presso gli uffici elettorali del comune di residenza: è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovarla si rechino per tempo presso tale ufficio, che resterà comunque aperto dalle 9 alle 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, dalle 7 alle 23.

Dove si vota. Per verificare la propria sezione di seggio o qualora si stia cercando una sezione per disabili, è disponibile on line il servizio "Trova il tuo Seggio". 

Quando si vota. I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23. L'affluenza verrà resa nota intorno alle 12 e subito dopo le 23, alla chiusura dei seggi. Immediatamente dopo inizierà lo spoglio e si avranno i primi risultati. 

Come si vota. La preferenza si esprime scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata. Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni. 
Nei comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco. E’ eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 19 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati. 

Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola  preferenza.
Nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.

Il diritto di voto deve essere esercitato nella sezione elettorale del comune di residenza nella quale si è iscritti come elettori. In considerazione delle funzioni che sono chiamati a svolgere, è previsto che i componenti del seggio, i rappresentanti delle liste dei candidati, e gli ufficiali ed agenti della Forza pubblica in servizio di ordine pubblico, votino, previa esibizione del certificato di iscrizione nelle liste elettorali del comune, nella sezione presso la quale esercitano il loro ufficio, anche se siano iscritti come elettori in altra sezione di quello stesso comune. La possibilità di votare in una sezione diversa da quella di appartenenza è prevista inoltre per gli elettori non deambulanti: se la sezione elettorale nella quale sono iscritti non è accessibile mediante sedia a rotelle, possono votare in qualsiasi altra sezione del comune priva di barriere architettoniche.

Gli italiani residenti all’estero possono votare alle elezioni amministrative venendo in Italia a votare presso il comune di iscrizione nelle liste elettorali. A tal fine i comuni inviano ai nostri connazionali all’estero le cartoline-avviso con l’indicazione della data della votazione. Per le elezioni amministrative non è, infatti, previsto il voto per corrispondenza all’estero. 

L’elettore che sia degente in un ospedale o casa di cura è ammesso a votare nel luogo di ricovero per le elezioni del comune nelle cui liste elettorali è iscritto se la struttura sanitaria è situata nel territorio del comune. Deve presentare al sindaco un'apposita dichiarazione recante la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del direttore sanitario dello stesso luogo di cura comprovante il ricovero. La dichiarazione, da inoltrare per il tramite del direttore amministrativo o del segretario dell’istituto di cura, deve pervenire a quel Comune non oltre il terzo giorno antecedente la votazione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni 5 giugno 2016, si vota in dieci comuni della città metropolitana: come fare

GenovaToday è in caricamento