Primarie Genova: il Pd punta su Basso per rilanciare il partito
L'assemblea ha deciso di respingere le dimissioni del segretario regionale. Il rinnovamento passa da lui. Intanto Bersani a Palermo: «Dicono che il partito è diviso in tre. Ma le primarie si fanno per questo»
Il terremoto che ha scosso il partito democratico all'indomani della vittoria di Marco Doria alle primarie per scegliere il candidato sindaco del centro sinistra a Genova non sembra terminato. Con la vittoria del professore di Sel, Lorenzo Basso, il segretario regionale del Pd, aveva rassegnato le dimissioni.
Ma l’assemblea del partito democratico ha deciso di respingere la richiesta di Basso. Con Rasetto fuori dai giochi, il segretario regionale può rappresentare una figura chiave nella logica delle poltrone a Genova. Da parte sua, Basso torna a invocare la coesione del partito di fronte alla candidatura di Marco Doria.
Mentre in città si moltiplicano opinioni, reazioni e commenti dopo la vittoria di Doria, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani pensa alle prossime primarie a Palermo: «Dicono che il partito è diviso in tre. Ma le primarie si fanno per questo! Perchè non si dice lo stesso del partito repubblicano Usa? I dirigenti possono invocare, in casi eccezionali, e con una consultazione interna la candidatura unica ma se si accettano primarie di coalizione funziona così, non si può criticare il Pd se fa le primarie e poi se non le fa. La gente vota come ritiene e a Genova hanno scelto Doria».
