Lavagna, dopo gli arresti e il commissariamento, il nuovo sindaco è Gian Alberto Mangiante
L'ex sindaco Sanguineti era stato arrestato a causa dei sospetti rapporti tra le istituzioni e la criminalità organizzata ('ndrangheta calabrese)
È Gian Alberto Mangiante il nuovo sindaco di Lavagna, Comune commissariato per mafia da quasi tre anni, e in dissesto economico. I cittadini - dopo l'arresto dell'allora primo cittadino Giuseppe Sanguineti e il commissariamento - hanno scelto di dare nuovamente fiducia al centrodestra.
Mangiante - alla guida della lista "Per Lavagna" - ha ottenuto il 27,02% dei voti, battendo non di molto gli avversari. Al secondo posto, con il 23,61% dei voti, Guido Stefani con "Officina Lavagnese", e poi Laura Corsi (22,55%) con "100% Lavagna", Daniele Di Martino del M5S con il 17,01% e Andrea Giorgi di "Lavagna che cambia" al 9,81%.
Sono stati tre anni di sconvolgimenti per Lavagna: l'ex sindaco Sanguineti era stato arrestato a causa dei sospetti rapporti tra le istituzioni e la criminalità organizzata ('ndrangheta calabrese). Dopo l'arresto, con sottoposizione agli arresti domiciliari e apposizione di braccialetto elettronico, l'allora sindaco era stato sospeso dalla Prefettura così come l'ex consigliere comunale con delega al Patrimonio e al Demanio, Massimo Talarico, anch'egli arrestato. Successivamente, la maggioranza aveva deciso di dimettersi in massa, destinando di fatto il consiglio comunale allo scioglimento.