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Sansa accusa: «Minacce al point di Bucci, non riconosco più la mia città»

Il giornalista del Fatto Quotidiano attraverso il suo blog ha denunciato le ingiurie ricevute mentre svolgeva il suo lavoro di cronista

"Il vento è cambiato" recitava uno degli slogan elettorali del centrodestra, e il vento sembra cambiato per davvero, almeno stando alle accuse lanciate stamattina, lunedì 26 giugno, dal giornalista del Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa, figlio dell'ex sindaco di Genova Adriano, che attraverso il suo blog online ha raccontato un grave episodio avvenuto ieri notte, domenica 25 giugno intorno alle 23.50 presso il comitato elettorale di Marco Bucci, appena eletto sindaco di Genova.

«Sono le 23,50 ed entro nel comitato elettorale di Marco Bucci - scrive Sansa - Sto facendo il mio lavoro di cronista. E subito vengo accolto da insulti. Gruppi di persone che mi rivolgono sguardi minacciosi e poi rincarano la dose: “Ecco lo schifoso”, dice una donna che si qualifica così: “Sono la sorella del sindaco”. Vero o falso? Poco importa, ma comunque un dettaglio che merita risposta. Non è finita: passo vicino a un gruppo di signori con gli occhi accesi dall’eccitazione: “Sento puzza di merda”, dicono appena mi vedono. Poi aggiungono: “E’ come suo padre, li conosciamo. C’è puzza di merda”. Intanto altri si aggiungono, sento voci alle mie spalle: “Infame, schifoso, vattene”. Un gruppo di ragazzi mi si stringe intorno. Qualcuno minaccia: “Non provare ad avvicinarti”. Chiedo spiegazioni, ma com’è tipico di certa mentalità fascista, vigliacca, tutti negano, tutti abbassano lo sguardo appena li guardi negli occhi: “Abbiamo solo detto che c’è puzza di merda". Poi la ciliegina finale: mi piomba davanti Francesco Carleo, neo-eletto presidente del Municipio Levante di Genova. Una persona quindi che oltre a essere un ex carabiniere, da oggi rappresenta le istituzioni. Un uomo, vicino a Bucci, noto per le sue simpatie di destra. Mi si piazza a un centimetro dal viso e mi alita in faccia: “Vergognati, giornalaio, devi vergognarti. Hai scritto delle falsità. Tu non conosci la storia!”».

Sansa ricostruisce poi i motivi delle accuse lanciate nei suoi confronti: «Parlava di un articolo che ho scritto in cui raccontavo che sul profilo Facebook di Carleo sono condivisi link in cui si esalta l’opera del Duce che avrebbe “portato le università in Italia”, “che avrebbe portato le pensioni in Italia”. Ecco, questo Carleo, basta andare a vedere la sua bacheca (ammesso che non abbia cancellato tutto, comunque noi abbiamo gli screenshot). Chiedo allora spiegazioni al consigliere regionale Matteo Rosso (ex Forza Italia poi ricollocato in Fratelli d’Italia) che abbandonata la sua abituale cortesia, già fa mostra dei toni del padrone della città: “Tu sei un giornalista di parte”. Ma quale parte, se in questi anni non ho risparmiato critiche – e ben dure – anche a Pd e Cinque Stelle?»

E in chiusura ancora Sansa descrive il comportamento del nuovo sindaco di Genova Marco Bucci: «Mi rivolgo a lui. Come sindaco della mia città, quindi anche mio: “Se mi fa queste domande neanche le rispondo”, esordisce e fa per andarsene. Aggiunge: “Non mi faccia perdere tempo”. Ancora: “Io non ci credo”. Gli ricordo che il suo presidente di Municipio, Carleo, condivide immagini del Duce. Gli chiedo cosa ne pensi: “Se non lo vedo, non ci credo”, conclude mentre entriamo a Palazzo Tursi. Il municipio. La casa dei genovesi. Ma io non mi sono mai sentito tanto estraneo nella mia città. Non la riconosco più».

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