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Droghe leggere: via libera da Palazzo Tursi, quasi tutti d'accordo

L'aula ha approvato una delibera relativa alle droghe leggere. Il testo impegna sindaco e giunta su due punti: attivarsi presso il Parlamento per legalizzare la produzione e la distribuzione e farsi parte attiva presso il ministero

«Genova per noi non è una città come un'altra». Questo commento di Giuseppe Civati è uno dei primi a quanto successo ieri in consiglio comunale a Genova. Con 23 voti favorevoli, 3 contrari: Balleari, Campora (entrambi Pdl), Rixi (Lega Nord) e 1 astenuto: Claudio Villa (Pd), l'aula ha approvato una delibera relativa alle droghe leggere.

Il testo va sotto il nome di 'Percorso di legalizzazione dei derivati della Cannabis Indica per il contrasto al narcotraffico e iniziative di informazione e prevenzione sugli effetti nocivi dell'abuso di sostanze stupefacenti.

La delibera è stata presentata da Marianna Pederzolli (Lista Doria), Antonio Bruno (Fds), Leonardo Chessa (Sel), Antonio Gibelli (Lista Doria), Gianpaolo Malatesta (Pd), Clizia Nicolella (Lista Doria), Lucio Valerio Padovani (Lista Doria), Gian Piero Pastorino (Sel), Enrico Pignone (Lista Doria).

Il testo impegna sindaco e giunta su due punti: il primo ad attivarsi presso il Parlamento per legalizzare la produzione e la distribuzione delle droghe cosiddette “leggere” e a richiedere al Governo di sanare eventuali disparità di trattamento nei confronti di coloro che sono stati condannati in base alla legge Fini – Giovanardi, proclamata incostituzionale 2) a farsi parte attiva presso il ministero con delega alle Politiche Antidroga, affinchè all’interno del dipartimento Antidroga.

Questo il commento del sindaco Marco Doria: «le droghe, sia pesanti sia leggere, sono dannose. Sono sostanze diverse, alcune possono essere usare a scopo terapeutico, ma se assunte soggettivamente fanno male. Il punto è: in che modo contrastare la diffusione di qualcosa che fa male alla salute. In questo contesto la mozione si riferisce ad un impianto legislativo che, oltre ad essere palesemente inefficace nel contrasto del fenomeno, ha creato circuiti di illegalità collaterali. Quindi questa normativa va cambiata. Condivido pienamente questo giudizio della mozione. Non dobbiamo attenuare il nostro impegno verso la lotta alla criminalità organizzata. Inoltre è utile ascoltare coloro che hanno a che fare con gli utenti consumatori di droga; così come abbiamo costituito una consulta contro il gioco d'azzardo, è opportuno crearne una per informare sui rischi derivanti dall'assunzione di sostanze stupefacenti».

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