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Marta Vincenzi: "Si è chiusa un'epoca, nulla sarà più come prima"

Durante la festa del Partito Democratico, la prima cittadina ha parlato del futuro di Genova e ha commentato la manovra del governo sui Comuni

Marta Vincenzi, durante il discorso tenuto alla festa del Partito Democratico, ha parlato del futuro della città, in linea con la metamorfosi politica ed economica a cui sta andando incontro il paese. Un'epoca che si chiude, quella delle promesse impossibili da mantenere, un nuovo rapporto fra istituzioni e cittadini basato prima di tutta sulla coscienza della realtà.

 

"Se l'Europa deve essere una comunità politica di intenti è necessario che anche le comunità locali si ripropongano, iniziando a marciare in quella direzione. Nulla potrà essere più come prima, in Europa come a Genova. E' giusto, io credo, porsi oggi la domanda: che cosa diventerà la nostra città?

Siamo stati colpiti prima di tutto da una profonda riduzione degli spazi di democrazia, un'ondata che ha causato guasti enormi, e più che la quantità di soldi che ci sono stati sottratti, pesa la quantità di consapevolezza democratica che ci è stata tolta.

La città deve ricominciare a pensare, nella sua dimensione sociale, economica e sindacale, concretamente alle priorità a cui non si vuole rinunciare. Genova può contare su un tessuto ricco e importante di cittadini che accompagnano e integrano, con la presenza quotidiana, tutto quello viene fatto dal pubblico, dobbiamo provare a mettere a sistema questo tessuto, tutti insieme."

 

La prima cittadina si è poi soffermata sulla manovra dei tagli ai Comuni auspicando la proposta unitaria di tutte le amministrazioni comunali a livello nazionale, una contro-manovra per affrontare l'inevitabile riduzione di investimenti. 

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