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Doria: prova superata, passa anche la delibera sul ciclo dei rifiuti

Dopo la delibera sull'agenzia di trasporto regionale, la giunta Doria incassa un altro importante successo. L'opposizione ha tentato di prendere tempo, ma la mossa non ha avuto il risultato sperato

Dopo la delibera sull'agenzia di trasporto regionale, la giunta Doria incassa un altro importante successo.

Ieri in consiglio comunale l'opposizione ha tentato di prendere tempo sulla delibera per i rifiuti, ma la mossa non ha avuto il risultato sperato. Il presidente del consiglio comunale, Giorgio Guerello, ha comunicato che era stata presentata una proposta di sospensiva sulla delibera che riguarda la definizione del nuovo ciclo dei rifiuti. Il documento, presentato da Pdl e Lega Nord, era motivato dal fatto che la decisione avrà un particolare impatto ambientale sulla Valbisagno. La proposta è stata respinta con 20 'no' (maggioranza) e 14 'sì' (opposizione, M5S, Udc e Anzalone del Gruppo Misto).

Si è passato poi alla discussione della delibera:

- Definizione nuovo ciclo dei rifiuti: evoluzione impiantistica finalizzata al recupero e alla valorizzazione dei rifiuti e linee di indirizzo ad A.M.I.U. Genova S.p.a., alla quale sono collegati 20 ordini del giorno e 36 emendamenti.

La votazione: i 20 ordini del giorno (il n° 20 è l'ex emendamento 1) vengono approvati, tranne il 17 che viene ritirato.

Voto favorevole anche per gli emendamenti 2-3-6-26-27-28-29-30-32-33-36. Il 34 viene ritirato. La delibera viene approvata con 23 voti a favore (maggioranza, Repetto dell’Udc Anzalone e De Benedictis del Gruppo Misto) e 13 voti contrari (opposizione, M5S, Baroni del Gruppo Misto).

In particolare è stato chiesto “alla Giunta di proporre al Consiglio Comunale – entro il bilancio di previsione 2015 – misure di bilanciamento ambientale, sociale ed economico per quei Municipi in cui sono e saranno concentrate gli impianti previsti da questa delibera”. Il riferimento è in particolare ai territori del Medio Ponente, della Media Valbisagno, della Valpolcevera e del Ponente.

In particolare è stato anche richiesto che “si preveda il ridimensionamento dell’impianto di Volpara contestualmente all’avvio dell’impianto di biodigestione in coerenza con il nuovo Piano Regolatore e con la delibera del Municipio della Valbisagno che richiede una riduzione dei servizi AMIU in vallata”.

Il Pd ha chiesto e ottenuto anche “di anticipare la raccolta differenziata dell’umido in Valbisagno e in Valpolcevera e di accelerare i tempi di costruzione del nuovo fangodotto rimuovendo questa ulteriore servitù dalla Valbisagno”.

Una serie di emendamenti e ordini del giorno che hanno anche l’obiettivo di creare le premesse per una gestione ottimale di eventuali emergenze nel ciclo dei rifiuti.

Così il gruppo del Pd a Palazzo Tursi ha fatto inserire un capoverso dove si sottolinea “come gli impegni precedenti e la delibera di oggi siano condizioni essenziali perché i rifiuti siano conferiti nell’ambito della Regione Liguria”. Se infatti si dovessero portare rifiuti fuori Regione vi sarebbero pesanti ripercussioni negative anche per le tariffe dei genovesi.

Si è aperta alla strada anche ad  un impegno in campo ambientale di altri soggetti a partire da Iren, un’altra azienda di riferimento del Comune di Genova e a cui si chiedono impegni di investimento per iniziative di natura produttiva e non finanziaria.

In un’ulteriore proposta, accettata, del Pd si definisce infatti “di dare mandato ai rappresentanti del Comune di Genova, negli organi sociali di Iren, di sostenere che gli investimenti di questa azienda nel settore ambientale in Liguria siano concentrati su Genova e non ad eventuali acquisizioni di partecipazioni societarie”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal capogruppo della Lista Doria, Enrico Pignone. «Con l’approvazione della delibera sulla definizione del nuovo ciclo di rifiuti, oggi abbiamo ottenuto un cambio di paradigma su uno dei temi cruciali per una città che guarda al futuro in una direzione di sviluppo sostenibile».

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