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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Defibrillatori sui treni per viaggiare più sicuri

La proposta del Pd piace anche alla giunta che avvierà un percorso con le ferrovie per l'installazione di apparecchi semiautomtici nelle stazioni ad altra frequentazione e sui treni regionali

Una notizia importante per tutti coloro che utilizzano ogni giorno i treni in Liguria. Grazie all’impulso dell’interrogazione presentata nella seduta del consiglio regionale di martedì 10 dicembre dal Partito Democratico con Valter Ferrando primo firmatario la giunta si è infatti impegnata attraverso l’assessore Berrino, ad avviare un percorso per l’installazione di defibrillatori semiautomatici nelle stazioni ad alta frequentazione e sui treni regionali liguri.

«Alcune settimane fa, un passeggero si è sentito male mentre era a bordo di un convoglio ed è morto – ha spiegato Ferrando – se sul treno ci fosse stato un defibrillatore, forse, avrebbe potuto salvarsi. In caso di arresto cardiaco, infatti, la tempestività è un fattore determinante e i treni Italo e Frecciabianca sono già dotati di questi dispositivi. Non capisco perché certi convogli, più costosi e veloci, abbiano una dotazione di questo genere, mentre i regionali (che sono molto più affollati) nei siano sprovvisti. Una situazione di forte disparità che va sanata. Pertanto -ha concluso Ferrando - visto che, nei prossimi mesi, verrà siglato un nuovo contratto con le Ferrovie è opportuno inserire una clausola per l’installazione dei defibrillatori anche nelle stazioni e sui treni regionali. Giudichiamo positivo, per il momento, l’impegno assunto dall’assessore ad aprire una discussione con le Ferrovie su questo argomento».

Per la giunta regionale, come detto, ha risposto l'assessore ai trasporti Giovanni Berrino: «Attraverso l’assessorato alla sanità affronteremo la questione con la competenza del 118, per verificare quale sia il metodo migliore per assicurare il servizio». Infatti, per quanto riguarda i treni regionali, che affrontano un percorso costellato di moltissime fermate, occorre valutare se sia meglio dotare di defibrillatore le stazioni o i treni. In quest’ultima ipotesi, però, la situazione presenta alcuni problemi  in particolare per i vecchi convogli poiché c’è il rischio che nella composizione quotidiana del treno non venga inserito proprio il vagone munito di defibrillatore. Per quanto riguarda  le nuove forniture, Berrino  ha chiarito che si chiederà che vengano forniti treni muniti di defibrillatore.

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