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Daspo per chi fruga nei cassonetti, infuria la polemica

Critiche da esponenti del Partito Democratico, da Gianni Crivello e dall'associazione "Genova che osa": «Fermiamo questa guerra ai poveri»

A Genova si accende il dibattito sulle ultime misure anti degrado disposte dalla giunta Bucci, in primis il cosiddetto "Daspo urbano", che comprende il sanzionamento di comportamenti di ubriachezza molesta, atti contrari alla pubblica decenza, commercio abusivo, parcheggiatori abusivi. A questi viene aggiunta una nuova tipologia di comportamento vietato: la cernita di rifiuti solidi urbani dagli appositi contenitori al fine del loro riutilizzo.

Il volantino di "Genova che osa"

Sui social, da un paio di giorni, sta girando un volantino diffuso dal movimento "Genova che osa", in cui si legge: «La giunta Bucci ha deciso di multare chi rovista nei cassonetti. Continuano ad approvare norme assurde, inutili nei fatti e che mortificano gli ultimi. Fermiamo questa guerra ai poveri». L'associazione, inoltre, ha preparato e diffuso su facebook un dossier "povertà a Genova" che mette in luce come il rischio povertà, a Genova, sia cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni.

Le critiche del Partito Democratico

Contrari alle decisioni della giunta anche gli esponenti del Partito Democratico genovese a partire da Alessandro Terrile, che in un post sulla propria pagina Facebook ha scritto: «Nella Genova meravigliosa di Bucci e Toti, dove i posti di lavoro continuano a diminuire, nonostante chilometri di redcarpet, tra qualche giorno chi rovista nei cassonetti sarà punibile con un Daspo urbano. Una multa, e poi un allontanamento per 48 ore. Allontanamento dove non si sa ancora. Ma potrebbe essere in periferia, visto che la nuova misura della Giunta Bucci si applicherà solo nel centro città. Inutile interrogarsi sull'efficacia della deterrenza di una multa nei confronti di chi è costretto a umiliarsi rovistando nella spazzatura. L'assessore Garassino ha detto che è una delibera che migliorerà il decoro. E tanto deve bastare. D'altra parte è più facile contrastare i poveri che la povertà».

Dello stesso avviso anche Cristina Lodi, consigliere comunale del Pd: «Trovo questo provvedimento devastante per la politica. Da Bucci non me lo sarei mai aspettato . Se una persona rovista nei cassonetti esprime un disagio estremo di cui un Sindaco dovrebbe farsi carico. Davvero inaccettabile questa posizione».

Le parole di Gianni Crivello

Critico anche Gianni Crivello, ex candidato sindaco per il centrosinistra: «Non credo che i cittadini che rovistano nei cassonetti lo pratichino come sport. Si tratta di un'azione volta alla sopravvivenza da parte di persone che non sono nemmeno in condizione di poter mangiare. Coloro che già subiscono questa umiliazione di dover cercare del cibo nei cassonetti della spazzatura subiranno anche la repressione. Ci batteremo in consiglio comunale contro questa modifica al Regolamento di Polizia Urbana e sarò curioso, quando si discuterà dell'argomento, di vedere se il sindaco, la sua maggioranza e la sua giunta, avranno il coraggio di intervenire e al tempo stesso guardare in direzione del crocifisso che hanno chiesto di poter esporre in consiglio comunale».

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