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Raccolta rifiuti, l'assessore Porcile: «Genova ancora in ritardo, ma in crescita»

Nel corso dell'ultimo consiglio comunale, che si è tenuto martedì 16 giugno, si è parlato della raccolta rifiuti. Porcile: «In questi anni la situazione è cambiata al punto da esigere un cambiamento di posizione. La raccolta differenziata è salita in questi anni dal 15 al 33-34%. È un risultato buono, anche se Genova è in ritardo»

La raccolta dei rifiuti solidi urbani differenziati e non. Di questo si è parlato nuovamente nel corso del consiglio comunale, la cui ultima seduta si è tenuta ieri, martedì 16 giugno.

Lilli Lauro del Pdl ha chiesto quali siano le linee di indirizzo del nuovo assessore e la posizione della giunta, aggiungendo che «la chiusura di Scarpino costa ad Amiu 100mila euro al giorno, pagati dai cittadini». 

«Lei, assessore - ha proseguito Lauro - all’epoca della giunta Vincenzi era consigliere e anche uno dei “saggi” che dovevano trovare una collocazione al gassificatore. Vorrei sapere quale sia adesso la sua posizione, non ritenendo che lei possa abbracciare una tesi opposta a quella votata allora».

«Fornirò risposta scritta alla richiesta di dati - è la risposta dell'assessore Italo Porcile - La tranquillizzo sulla piena consonanza di vedute tra me e la giunta di cui faccio parte. In questi anni la situazione è cambiata al punto da esigere un cambiamento di posizione. La raccolta differenziata è salita in questi anni dal 15 al 33-34%. È un risultato buono, anche se Genova è in ritardo. L’obiettivo è il 50, forse il 60%. Su tante altre iniziative potrò riferire in seguito, con più tempo a disposizione».

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