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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Centinaia in corteo contro le mafie, ma "Bella Ciao" fa scoppiare la polemica

La vicepresidente del consiglio Regionale, Sonia Viale, si è allontanata quando i partecipanti all'iniziativa hanno intonato il coro: «Identifica, anche se legittimamente, una parte politica»

Un lungo corteo per le vie del centro cui hanno preso parte migliaia di persone, dai semplici cittadini ai rappresentanti delle istituzioni passando per membri di associazioni e famiglie con bambini: così Genova ha ricordato le vittime delle mafie nella Giornata della Legalità, procedendo dai giardini di Brignole sino a piazza Matteotti per ricordare le tante vite stroncate dalla criminalità organizzata.

Presente alla manifestazione organizzata da Libera, in rappresentanza della giunta, anche la vicepresidente della Regione, Sonia Viale, con il Gonfalone, che durante il corteo si è però allontanata quando i partecipanti hanno intonato “Bella Ciao”: «La lotta alla mafia unisce il Paese, le persone libere, le persone oneste. La politica è un’altra cosa - ha fatto sapere la Viale, assessore leghista alla Sanità - “Bella ciao” identifica, anche se legittimamente, una parte politica, ma non deve appartenere alla lotta alla mafia, che viene fatta indistintamente da tutte le persone oneste».

Viale è comunque rimasta al corteo, pur prendendo le distanza al momento dei cori. Ulteriore polemica, inoltre, è partita anche dal Pd, che ha contestato la presenza della vicepresidente alla lice del voto positivo dello scorso venerdì alla deroga sulle concessioni ai gestori di slot e videolottery, definite uno degli strumenti utilizzati dalla mafia per infiltrarsi sul territorio.

Unanimità, invece, si è raggiunta in consiglio Regionale, non soltanto nell’osservare il minuto di silenzio richiesto dal presidente Francesco Bruzzone in apertura dei lavori, ma anche con l’approvazione dell’ordine del giorno presentato dal Pd con cui si impegna la giunta a «sostenere concretamente l’organizzazione della giornata del 21 marzo curata da Libera e prevedere con ogni mezzo il contrasto alla mafia e alle sue organizzazioni, attraverso azioni amministrative ed educative diffuse su tutto il territorio regionale».

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