rotate-mobile
Politica

Coronavirus: dalle gite agli esami di guida, cosa prevede il nuovo decreto del governo

Le misure su tutto il territorio nazionale: dal "lavoro agile" alla proroga dei termini per gli esami di guida passando per la sospensione delle gite scolastiche, l'attività didattica a distanza e le nuove misure di prevenzione

Oltre alle misure stabilite dalla Regione Liguria per far fronte all'emergenza Coronavirus ci sono anche le disposizioni contenute nel nuovo decreto firmato dal premier Giuseppe Conte e valide su tutto il territorio nazionale, che si aggiungono a quelle più rigide previste invece solo nei comuni della zona rossa.

Coronavirus, cosa prevede il decreto a livello nazionale

Il presidente del Consiglio domenica 1 marzo ha firmato il decreto che recepisce e proroga alcune delle misure già adottate per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica e ne introduce ulteriori, volte a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e a garantire uniformità su tutto il territorio nazionale all’attuazione dei programmi di profilassi.  Tante le misure quindi "applicabili sull'intero territorio nazionale", come si legge proprio nel decreto.

Il "lavoro agile" o "smart working"

Rimane la possibilità che la modalità di "lavoro agile" (o smart working, il lavoro da casa) sia applicata per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti.

Sospensione delle gite scolastiche

Prevista poi la sospensione fino al 15 marzo dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con la previsione del diritto di recesso dai contratti già stipulati; l'obbligo, fino al 15 marzo, della presentazione del certificato medico per la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva.

Attività didattica a distanza

Inoltre, su tutto il territorio, il decreto prevede anche "la possibilità, per i dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l'attività didattica sia stata sospesa per l’emergenza sanitaria, di attivare, sentito il collegio dei docenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità". Previsto quindi lo "svolgimento a distanza, ove possibile e avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità, delle attività didattiche o curriculari nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica nelle quali non è consentita la partecipazione degli studenti alle stesse, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria".

Proroga termini per esame di guida 

Il provvedimento, sottolinea la nota di Palazzo Chigi, prevede poi "la proroga dei termini previsti per il sostenimento dell'esame di guida in favore dei candidati che non hanno potuto effettuarlo a causa dell'emergenza sanitaria"

Nelle carceri

Infine il testo prevede anche misure di sicurezza per quello che riguarda i carcer, ovvero "l'idoneo supporto delle articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale al Ministero della giustizia, anche mediante adeguati presidi, al fine di garantire i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni".

Le misure di prevenzione

Il decreto firmato dal premier Conte prescrive, infine, ulteriori misure di prevenzione e informazione: "il personale sanitario si attiene alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute; nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal Ministero della salute".

Il decreto prevede inoltre che "nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani; i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie presso gli esercizi commerciali; le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi". "Nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private, ove ne sia consentito l’espletamento, devono comunque essere assicurate modalità tali da evitare assembramenti di persone".

Gli ingressi in Italia

"Chiunque abbia fatto ingresso in Italia - si legge infine nel decreto -, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni della 'zona rossa', deve comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o ai servizi di sanità pubblica competenti, che procedono di conseguenza, secondo il protocollo previsto in modo dettagliato dallo stesso dpcm odierno".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus: dalle gite agli esami di guida, cosa prevede il nuovo decreto del governo

GenovaToday è in caricamento