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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Morosità incolpevole, contributi dal Comune per chi non riesce a pagare l'affitto

Disponibili fondi ministeriali per un totale di un milione e 223mila euro, erogabili ai nuclei familiari impossibilitati a pagare il canone della propria abitazione

Nel 2014, in Liguria è stato effettuato uno sfratto ogni 242 famiglie, soltanto a Genova uno ogni 280: questi i preoccupanti dati che emergono sulla situazione economica delle famiglie della nostra regione, oggetto in mattinata dei lavori della giunta Comunale, che su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali, Emanuela Fracassi, hanno approvato i nuovi criteri per accedere al contributo morosità incolpevole, una somma di denaro che verrà erogata dall’Agenzia Sociale per la Casa per andare incontro alle difficoltà dei nuclei familiari.

La cosiddetta “morosità incolpevole” è definita per legge come una “la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare”, in estrema sintesi l’impossibilità di pagare l’affitto per cause che vanno dalla perdita del lavoro per licenziamento o mancato rinnovo del contratto, riduzione dell’orario di lavoro per accordi aziendali o sindacali, cassa integrazione e cessazione di attività, o anche malattia grave, infortunio o decesso di un membro del nucleo familiare.

Situazione difficili, che molto spesso culminano con lunghe procedure di sfratto che hanno conseguenze negative non soltanto sulle famiglie, ma anche sull’amministrazione. Da qui la decisione di istituire un fondo cui possono accedere i nuclei familiari in possesso di determinati requisiti, contributi erogati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con un decreto del marzo del 2016, adottato poi dalla Regione, che ha destinato al Comune di Genova un milione e 223mila euro per il biennio 2015 - 2016

Il Fondo per la morosità incolpevole non è destinato agli inquilini dell’edilizia residenziale pubblica, e non è cumulabile con i benefici del Fondo Sostegno alla Locazione, e consente di erogare sino a un massimo di 12mila euro in uno o più contributi nelle seguenti situazioni:

- fino ad un massimo di 8mila euro per sanare la morosità incolpevole accertata qualora il periodo residuo del contratto in essere non sia inferiore ad anni due dalla data di intimazione dello sfratto, con contestuale rinuncia all’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile;

- fino a un massimo di 6mila euro per ristorare la proprietà dei canoni corrispondenti alle mensilità di differimento qualora il proprietario consenta il differimento dell’esecuzione del provvedimento di rilascio per un tempo adeguato per permettere all’inquilino moroso incolpevole la ricerca di una soluzione abitativa;

- assicurare il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di abitazione;

- assicurare il versamento di un numero di mensilità relative a un nuovo contratto da sottoscrivere a canone concordato fino alla capienza del contributo massimo complessivamente concedibile di euro 12mila.

I requisiti necessari per richiedere il contribuito sono i seguenti:

- essere titolare unitamente al nucleo familiare di reddito (valore) ISEE non superiore a 35mila euro o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore a 26mila euro;

- essere destinatario di un atto d’intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida;

- essere titolare di contratto di locazione di unità immobiliare a uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8, A9) e risiedere nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno;

- avere cittadinanza italiana, di un paese dell’UE o, nei casi di cittadini non appartenenti all’UE, possedere un regolare titolo di soggiorno;

- non essere titolare di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di Genova di altro immobile fruibile e adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare. Il requisito deve essere posseduto anche dagli altri componenti del nucleo familiare del richiedente.

Criterio preferenziale per la concessione del contributo, spiegando da Tursi, la presenza all’interno del nucleo familiare di almeno un componente che sia: ultrasettantenne o minore o con invalidità accertata almeno al 74% o in carico ai servizi sociali e socio-sanitari per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.

Le domande possono essere presentate all’Archivio Generale del Comune, piazza Dante 10, dopo avere scaricato e compilato il modulo dal sito del Comune corredato dalla documentazione richiesta, in primis la dichiarazione ISEE. La procedura sarà quindi gestita dall’Ufficio Emergenza abitativa dell’Agenzia Sociale per la Casa, che farà da intermediaria tra inquilini e proprietari. I fondi verranno erogati sino al loro esaurimento

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