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Domenica, 28 Aprile 2024
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Toti: "Utilizzare fondi Pnrr per altri progetti pronti a partire"

"Se ci sono Regioni in grado di garantire la fattibilità dei loro progetti entro il 2026, si spostino su quei progetti le risorse del Pnrr, prima di optare per l'uso dei Fondi per Sviluppo e Coesione". Così il governatore ligure, che ha partecipato alla Conferenza Stato Regioni

Giovedì 18 maggio 2023 il presidente della Regione Liguria ha partecipato alla conferenza straordinaria delle Regioni sulla programmazione dei fondi europei, tenutasi a Roma alla presenza del ministro degli Affari Europei.

L'Intesa programmatica, presentata dal ministro per gli Affari europei e Pnrr alla Conferenza Stato Regioni, definisce le modalità dell'impegno per la realizzazione, per ogni Regione, di un Piano pluriennale di interventi di rilevanza strategica, a valere su tutte le risorse europee e nazionali disponibili. Per l'assegnazione delle risorse si terrà conto anche dello stato di avanzamento dei programmi 2014-2020 e del livello di attuazione dei relativi progetti, dei nuovi progetti di investimento proposti e del loro livello di cantierabilità.

"Ritengo che prima di spostare risorse dal Pnrr ad altri fondi europei - dichiara Toti -, si debba valutare se ci sono progetti non ancora finanziati con il Pnrr ma pronti a partire per essere realizzati entro il 2026, dando quindi alle Regioni quel ruolo, chiesto fin dal governo Draghi ma non ancora riconosciuto, di coordinamento territoriale che dovrebbe spettare loro. In altre parole, alla base dell'uso dei fondi europei, oltre a tener conto delle esigenze dei territori e della distribuzione geografica, deve esistere un principio di meritocrazia e capacità di spesa: se ci sono Regioni in grado di garantire la fattibilità dei loro progetti entro il 2026, si spostino su quei progetti le risorse del Pnrr, prima di optare per l'uso dei Fondi per Sviluppo e Coesione, al di là dei ragionamenti su base territoriale".

"Trovo adeguata la proposta avanzata dal ministro - prosegue il governatore ligure -, che prevede cabine di regia dedicate alle singole Regioni per valutare insieme l'utilizzo della dotazione europea complessiva dei prossimi anni, come il Pnrr e gli altri fondi europei come Fse e Por Fesr, che possono essere co-finanziati grazie al riparto del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che le Regioni stanno appunto aspettando dal Governo".

"Andando ad agire Regione per Regione - spiega Toti - sarà più facile rifare questa programmazione. Su questa base, la maggior parte delle Regioni si sono dette d'accordo, chiedendo che le riunioni con il Governo avvengano in tempi stretti e che il Cipes, il Comitato Interministeriale per la Politica Economica Estera che programma i fondi, possa riunirsi nelle prossime settimane per mettere a disposizione le risorse".

"Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione verrà sostanzialmente utilizzato in tre modi diversi - conclude il presidente della Regione -: per progetti strategici nazionali, come le grandi reti di viabilità o le ferrovie, per progetti strategici regionali perché, come dimostra il dramma vissuto in questi giorni dall'Emilia Romagna, c'è bisogno di continuare a investire anche in piccoli lavori contro il dissesto idrogeologico e, in terzo luogo, per il cofinanziamento della spesa corrente dei fondi dedicati al sociale e alle imprese".

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