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Burlando: "Abbiamo una idea di Liguria che si sta realizzando"

Il presidente della Regione Claudio Burlando a tutto tondo sul lavoro svolto dalla Giunta in questo 2011. Sanità, fondi per le alluvioni, turismo e portualità, ma anche costi della politica

"La nostra idea di Liguria scommette su portualità e logistica, su high tech, su un territorio da salvaguardare e valorizzare in termini turistici e ambientali. Ci siamo mossi. È vero che questa maggioranza è variegata, ma non è vero che non fa o che non prende decisioni."

Queste le parole con cui il presidente della Regione Claudio Burlando ha voluto rispondere alle dure critiche dell'opposizione che hanno parlato senza mezzi termini di crisi di maggioranza e di mancanza di idee e programmi.

"Non c’è più una grande questione su cui decidere, l’ultima era la Tirreno Power e abbiamo deciso martedì," ha detto il presidente, presentando poi una crelazione sulle aree di intervento della Regione.

Portualità e infrastrutture - "In un Paese non messo bene, noi ci difendiamo prima di tutto con la portualità. Grazie al contributo di Governi di diverso colore si mettono in moto investimenti significativi 15 miliardi di euro in 10 anni, fondi veri, si avvia finalmente il Terzo Valico. Restano ancora fuori la Finale - Andora mentre per la Val Fontanabuona bisogna fare atto formale. Il settore industriale ha perso molta manifattura, ma l’high tech è cresciuto e crescerà ancora. 

Turismo - "Fra piste ciclabili, outdoor, interventi a Santo Stefano, offerta nell’entroterra e valorizzazione delle Cinque Terre, il nostro modello comincia ad affermarsi e a dare un certo ritorno economico ed occupazionale. Basti pensare all’aeroporto: dice si arriverà a 1milione 800 passeggeri con l’80% di presenze in più e con nuove linee

 Alluvione - "Dal Governo arrivano 40 + 10 milioni, 8 milioni verranno dall’aumento delle accise liguri. L’Unione europea sta sbloccando altri fondi. Abbiamo fatto la nostra parte. Domani ci sarà il Consiglio dei ministri, mi aspetto che approivino la moratoria fiscale che ho chiesto e di poter vendere immobili con calma per potere avere il tempo di valorizzarli al massimo. Se non fosse concessa questa proroga, lo giudicherei un capriccio. 

Sanità - "Il Governo ha sbloccato i fondi per l’edilizia sanitaria previsti dall’art. 20. Non è vero che tutto è immobile: oggi gli ospedali sono diventati 19 contro 27 che avevamo prima con un importante processo di razionalizzazione. Avremo nel Tigullio Lavagna, Sestri Levante e Rapallo, a Genova quattro ospedali non Asl che sono Gaslini, Evangelico, San Martino, Galliera e 3 Asl ovvero Pontedecimo, Sestri e Sampierdarena. Abbiamo fuso Ist e San Martino e ridotto di due il numero delle aziende sanitarie. Di fatto la sanità ha cambiato molto la sua presenza territoriale con nuove case della salute, la creazione di una importante rete di hospice che prima non c’era. I centri di costo cambiavano continuamente ed è difficile fotografarli."

Il presidente in tema di sanità si è soffermato sul problema delle "fughe" fuori regione: "La Liguria ha più fughe che arrivi, la Regione non offre poco, forse addirittura offre troppo, ma non bene. E’ qui che c’è ancora molto da fare: serve una  regolazione più fine. Per razionalizzare con la sindaco Vincenzi abbiamo definito l’operazione di corso Sardegna che a gennaio ufficializzeremo affrontando il problema della struttura di via Archimede. Altra operazione importante sarà a Quarto dove può rimanere un presidio sanitario."

"Sui costi - continua Burlando - c’è stata confusione, i dati ci dicono che il 2009 è stato chiuso con un piccolo avanzo applicando modesto carico fiscale, il 2010 è stato chiuso l’altro ieri pari con stessa quota di fiscalità. Il 2011 chiude in passivo ma un po’ meglio di come si è detto: -146 milioni. Dove 100 milioni rappresentano la perdita in termini di quota pesata degli anziani. Sono 100 milioni che pensiamo di realizzare con cartolarizzazione."

Costi della politica - "Avere attenzione ai costi è corretto. Ma vorrei sottolineare che stiamo dando buna prova di sobrietà e che il budget del presidente è quello fissato nel 2003 e non cambierà fino al 2015, cioè in pratica diminuirà del 20-30 per cento. Forse il budget del presidente e del vicepresidente è ancora da ridurre, ma credo sia da fare nella prossima legislatura, anche perché è difficile interrompere un rapporto con persone con cui si è iniziato insieme un pezzo di strada. Detto questo, tutto ciò che si può fare per ridurre i costi, va fatto, e quello che si potrà fare faremo"

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