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Chirurgia bariatrica, bagarre in Regione. Tosi (M5s): "Ancora soldi ai privati"

L'assessore alla sanità Gratarola replica: "Non c’è nessun orientamento specifico verso il privato, ma, ai fini del recupero delle liste, è in corso un’analisi per la determinazione della capacità produttiva del pubblico per poi valutare uno stanziamento di risorse straordinarie da destinare agli enti privati"

Fabio Tosi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta se ha scelto di incentivare la chirurgia bariatrica in Liguria, tramite una convenzione con soggetti privati e, nello specifico, il Gruppo GVM e se ha già assunto iniziative al riguardo. Il consigliere ha ricordato che la chirurgia bariatrica comprende gli interventi mirati alla riduzione del peso in chi soffre di obesità e la cura delle malattie a essa associate ma che sono emerse criticità relative alle liste d'attesa e mobilità passiva sanitaria. L’assessore alla sanità Angelo Gratarola ha detto che negli ultimi 12 mesi gli interventi di chirurgia bariatrica sono stati 278 di cui  il 45% sono stati eseguiti al Galliera, che è l’hub regionale per questo servizio, il 27% a Villa Azzurra, 51 in Asl2, 16 al Policlinico San Martino, 6 in Asl4 e 3 in Asl5. L’assessore ha aggiunto che, per ragioni storiche di eccellenze presenti nel territorio nazionale, molti pazienti liguri si recano fuori Liguria, in particolare a Milano, e che, per recuperare la mobilità passiva e smaltire più velocemente le liste di attesa, è in corso l’analisi della capacità del sistema sanitario regionale di far fronte alla richiesta.

Tosi (M5s): "Ennesima pioggia di soldi ai privati"

Risposte che non hanno soddisfatto il consigliere pentastellato, che ha attaccato la giunta: "Sulla chirurgia bariatrica Regione Liguria ha gettato la maschera - attacca Tosi -. Ennesima pioggia di soldi alla sanità privata, nonostante i nostri specialisti, auditi in Commissione sanità, abbiano avanzato proposte concrete per efficientare il servizio pubblico e abbattere le fughe di pazienti verso le altre Regioni, in questo caso principalmente verso la Lombardia. Oggi tocca alla chirurgia bariatrica. E domani, quali eccellenze liguri saranno servite su un piatto d’argento ai grandi player come la GMV (Iclas)? Interrogato, l’assessore ha confermato le notizie che ci sono arrivate dai diretti interessati del Servizio sanitario regionale: l’Ente preferisce puntare sul privato anziché rafforzare il pubblico. Questo è non solo uno schiaffo ai cittadini, ma soprattutto agli operatori sanitari e agli specialisti che si erano resi disponibili a implementare la chirurgia bariatrica del Ssr".

Tosi ha poi concluso: "Le osservazioni e le proposte sottoposte alla Commissione competente - grazie anche all’interessamento del vicepresidente Gianni Pastorino - miravano al potenziamento dell’attività chirurgica negli ospedali San Martino e Galliera. La scelta operata dalla Giunta Toti, dunque, è sconcertante e smaschera ancora una volta chi governa la Regione, che si ostina a indirizzare sempre più attività specialistiche verso i privati. Ricordiamo che le fughe di pazienti verso altre regioni per la sola chirurgia bariatrica pesano per quasi 2 milioni di euro. Questa per noi non è la strada da percorrere e i numeri lo confermano".

L'assessore Gratarola: "Non è vero"

Pronta la replica, affidata a una nota, dell'assessore Gratarola: "Ancora una volta mi trovo a dover sottolineare che sono responsabile di quello che dico e non di quello che gli altri comprendono: sulla chirurgia bariatrica in Liguria non c’è nessun orientamento specifico verso il privato, ma, ai fini del recupero delle liste e della mobilità passiva, semmai è in corso un’analisi per la determinazione della capacità produttiva del pubblico per poi valutare uno stanziamento di risorse straordinarie da destinare agli enti privati accreditati a integrazione della massima produzione raggiungibile da parte degli ospedali pubblici".

"Negli ultimi dodici mesi in Liguria - ha concluso Angelo Gratarola - il numero di interventi sul tratto digerente superiore in paziente obeso o grave obeso è complessivamente di 278 casi di cui la maggioranza, il 45%, è stato eseguito all’ospedale Galliera, hub regionale per questo tipo di attività. Da questo si evince che c’è una preminenza del pubblico e che sul pubblico si continuerà a puntare, pur consapevoli che per un lavoro straordinario occorre uno sforzo straordinario da perseguire in tutte le direzioni, sempre e comunque per il bene della sanità ligure".

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