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Un anno di Bucci, tra promesse (più o meno) mantenute e obiettivi futuri

Il primo cittadino è arrivato alla fine del suo primo anno di mandato, e ne ha approfittato per tirare le somme. Con qualche rimpianto

«È stato un lungo anno, abbiamo speso moltissime energie e ottenuto risultati, ma ancora tanto c’è da fare, e il ruolo del cittadini sarà fondamentale: bisogna ascoltare, e poi prendere decisioni»: così il sindaco Marco Bucci ha commentato il bilancio dei suoi primi 365 giorni da sindaco, con soddisfazione, ma anche con un pizzico di autocritica.

Interpellato su quale sia il più grande rimpianto per cose non fatte nel suo primo anno da primo cittadino, ha infatti ammesso che  «non siamo riusciti a trovare una nuova collocazione per i depositi petrolchimici di Multedo, ma contiamo di trovarla presto, anche se è probabile che l’intesa non verrà raggiunta prima della fine del 2018».

Con questa premessa, Bucci si è detto «contento del lavori svolto dalla mia giunta, cui ho simbolicamente dato un voto che oscilla tra il 7 e l’8. Ovviamente è un voto che fa media, ho assegnato a ogni assessorato un voto e c’è chi ha meritato un 10 e chi un 6 meno, ma i margini per migliorare ci sono sempre. A partire dal lavoro e della crescita».

Proprio la creazione di nuovi posti di lavoro è, per il sindaco, uno dei punti focali per il suo secondo anno di mandato e per quelli a venire: «Quando si parla di lavoro si parla di tutto - ha confermato - Un recente studio dell’Inps dice che i posti di lavoro a Genova sono aumentati da luglio 2017, circa 4.500 posizioni in più a marzo 2018. Sto ancora aspettando il report di giugno, che arriverà a giorni, ma la crescita è innegabile, così come quella del porto. Certo, ci sono situazioni crisi che vanno affrontate e risolte, ma non può essere l’unico punto di dialogo, bisogna imparare a lavorare con una dinamica flessibile».

Centro storico e Waterfront le priorità

Al fianco del tema del lavoro, il sindaco ha svelato le altre due proprietà per questo nuovo anno: la concretizzazione del Waterfront di Levante, con un’accelerata ai lavori nelle aree dell’ex Fiera, Hennebique ed ex Nira in testa («Contiamo di ricevere le prime manifestazioni di interesse da privati entro la fine del 2018», ha assicurato); e la riqualificazione del centro storico con il progetto “Pré - Visioni”, messo a punto dall’assessorato all’Urbanistica di Simonetta Cenci con la collaborazione dei colleghi al Commercio, Paola Bordilli, e alla Sicurezza, Stefano Garassino.

«Tutte le energie sono concentrate sul Waterfront, ma il centro storico è la seconda priorità su cui le investiremo nell’immediato futuro, tutti quanti», ha assicurato Bucci, evidenziando gli obiettivi: migliorare l’illuminazione pubblica e le strade pedonali, aumentare il numero delle telecamere presenti in centro storico, procedere con le demolizioni di edifici abbandonati per la creazione di una nuova residenza studentesca e poli di nuove attività pubbliche e private, creando collegamenti con il porto.

Promossi Commercio, Cultura, Sicurezza e Sport

Proprio Commercio e Sicurezza, insieme con Cultura e Sport, sembrano essere i settori di cui il sindaco è maggiormente soddisfatto: dai tanti eventi sportivi di ampio respiro ospitati dalla città (che si è già candidata come capitale europea dello Sport per il 2023 e per ospitare i Mondiali di vela) ai festival, passando per la creazione di nuovi musei e i numeri registrati in quelli storici (800mila negli ultimi 12 mesi), i numeri, per quanto riguarda le ultime due voci, sembrano premiare gli investimenti, insieme con la promozione di Genova all’estero attraverso visite istituzionali e marketing mirato. Dal pinto di vista della sicurezza, invece, Bucci ha voluto citare lo spostamento del mercatino di corso Quadrio, che a un anno di distanza ha registrato il 48% in più di presenze, e i cubi anti-terrorismo, diventati “famosi” anche oltre i confini cittadini.

«È innegabile che siamo riusciti a cambiare il modo in cui la città è vista dai genovesi e da chi viene da fuori - ha sottolineato Bucci - Abbiamo completamente cambiato l’immagine della città in un anno, ed è una delle cose che ritengo più importanti»

Begato, presto un progetto ad hoc firmato anche dalla Regione

Il sindaco ha approfittato dell’occasione anche per dare una risposta ai residenti di Begato, cui ha fatto visita qualche settimana fa su loro esplicita richiesta: «L’incontro cui ho partecipato con l’assessore Piciocchi ci ha davvero aperto gli occhi su ciò che dobbiamo fare, è stato molto utile - ha confermato - A breve presenteremo un progetto fatto su misura insieme con Arte e Regione».

Differenziata, un nodo da sciogliere

Tra gli altri obiettivi che il sindaco si è prefissato c’è anche il raggiungimento di una percentuale del 50% di raccolta differenziata: «Questo è un obiettivo cui però devono lavorare anche i cittadini - ha chiarito - il Comune può facilitare, ma sono loro per primi a dover collaborare. Se riusciamo a ottenere una buona percentuale di differenziata riusciremo a non aumentare la Tari, promessa già mantenuta con molti sforzi, e a non prendere multe come già accaduto. Dal canto nostro noi lavoreremo alla riapertura di impianti cittadini, in primis Scarpino»

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