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Valtorbella, famiglie in rivolta per la chiusura di due sezioni di nido e scuola dell'infanzia

Mirko Carissimo, consigliere del Movimento 5 Stelle nel municipio Valpolcevera: "Dalla destra solo parole al vento, le informazioni ufficiali ricevute nelle sedi istituzionali dopo diversi incontri sono risultate non veritiere"

Il Movimento 5 Stelle lancia l'allarme sulle situazioni della scuola dell'infanzia Primavera dell'asilo nido Centofiori nella zona della Valtorbella e attacca la giunta comunale attraverso il proprio portavoce Mirko Carissimo, consigliere municipale in Valpolcevera. Il consigliere pentastellato spiega che le due strutture di via Linneo e piazza Vittime di Bologna si ritroveranno, ognuna, con una sezione in meno. 

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"C'è sconcerto - afferma Carissimo - perché famiglie, maestre, delegati e consiglieri municipali hanno appreso che saranno chiuse due sezioni delle scuole dell’infanzia e nido (una per plesso) del Primavera e del Centofiori. Le informazioni 'ufficiali' ricevute nelle sedi istituzionali a seguito di diversi incontri avuti con la direzione scuole, il vicesindaco Piciocchi, l'assessore Brusoni e la coordinatrice scolastica Caterina Costa sono dunque risultate non veritiere. Nonostante le rassicurazioni in merito al futuro prosieguo scolastico, con il via libera alle nuove iscrizioni mantenendo dunque invariate le sezioni e l'organico, sono mancati i fatti: a oggi, pare siano certe le chiusure di due sezioni, il trasferimento di quattro bravissime insegnanti e l’impossibilità di accettare nuovi iscritti".

Il consigliere municipale pentastellato prosegue: "Come delegato insieme alla collega Cristina Battaglia e al presidente del Municipio Federico Romeo, come consigliere municipale, ma ancor più come genitore, trovo che tutto ciò sia molto grave, ingiusto e preoccupante. Grave perché, a fronte di liste di attesa, sembra non vi sia la volontà di mantenere le sedi; ingiusto perché tutta l'incertezza legata allo spostamento delle sedi per il periodo dei lavori del Pnrr non ha aiutato (a causa della non chiara comunicazione e supporto ai genitori) la promozione dei due asili; preoccupante perché ancora non si è compreso che la continua chiusura di sezioni (con queste sarebbero già tre), con relativa perdita di nuovi iscritti,  innesca una difficoltosa, se non nulla, rotazione nel territorio con le altre sedi scolastiche presenti (Morante-Bercilli), le quali fungono anche da  supporto alla socialità nel quartiere, muovendo anche  l'indotto commerciale e associativo". 

"Lo spostamento della scuola dell’infanzia e del nido - continua Carissimo - non genera solo un disagio logistico alle famiglie: il ridimensionamento, la chiusura delle sezioni, la perdita di quattro insegnanti particolarmente valide, crea un disagio ben più profondo. Allontana da quella qualità che andrebbe garantita specialmente in un territorio fortemente segnato dalla povertà educativa. Il danno rischia di non subirlo solo l’utenza, ma un quartiere intero. Meno utenza all’infanzia, infatti, equivarrà a meno iscrizioni alla primaria e a un rischio di ulteriori chiusure di classi anche nelle scuole di grado superiore. Le strutture in questione sono sempre state il punto focale del quartiere, hanno creato un movimento vivace e sano, famiglie e bambini giocano nelle piazze circostanti e le preservano dall’occupazione di attività meno virtuose".

Sulla questione, ricorda Carissimo, si erano da tempo attivati anche il capogruppo comunale del Movimento 5 Stelle Fabio Ceraudo con la collega consiliare dell’opposizione Cristina Lodi del Partito Democratico. "Tanto nelle commissioni quanto nel Consiglio monotematico che abbiamo chiesto e ottenuto ci era stato assicurato che in Valpolcevera non sarebbe stata sacrificata nessuna sezione. È l’ennesimo impegno disatteso" interviene Ceraudo.

"Auspichiamo un confronto con tutte le figure coinvolte per cercare di ovviare a questa terribile ipotesi e come Movimento 5 Stelle abbiamo già depositato una mozione per scongiurare la soppressione delle sezioni. Famiglie e comitati del territorio si stanno già muovendo e organizzando per testimoniare il loro dissenso alla possibile chiusura e noi saremo come sempre con loro, in prima fila", conclude Carissimo.

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