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Città metropolitana: ciclo dei rifiuti e il sistema idrico integrato, nuovi compiti per Atene

La società in house dell’Ente, con le modifiche allo statuto approvate dal Consiglio metropolitano su proposta del sindaco Marco Doria, supporterà le attività dei servizi pubblici d’interesse generale in ambito metropolitano

Dalla gestione e innovazione formativa alle attività per i servizi pubblici d'interesse generale nell'ambito metropolitano. Atene, società in house della Città metropolitana di Genova, con le modifiche allo statuto approvate dal Consiglio metropolitano su proposta del sindaco Marco Doria, svolgerà per l'ente verifiche e controlli delle rendicontazioni nel sistema idrico integrato e nel ciclo dei rifiuti, supporto operativo per progetti specifici in campo ambientale, dell'energia e dello sviluppo sostenibile «e potrà essere impiegata – ha detto Doria – anche per presentare e gestire progetti di ricerca e sviluppo sugli stessi temi e su quelli formativi, finanziati da Regione, Stato o Unione Europea, fornendo anche i servizi di verifica e controllo della rendicontazione».

Atene, centro di eccellenza per l'innovazione formativa, era stata costituita alla fine del 1997 su iniziativa della Provincia e della Camera di Commercio con quote rispettivamente del 75 e del 20% (e il restante 5% alla Poliedra s.p.a. società privata specializzata nell'editoria elettronica e multimediale e nelle tecnologie digitali per la formazione) nel piano della Regione per rinnovare il sistema formativo ligure in seguito al trasferimento alle Province delle deleghe sulla formazione professionale.

Nata per sperimentare e mettere a disposizione del sistema formativo metodi, strumenti e sistemi per rinnovare i processi di orientamento al lavoro e formazione professionale e contribuire anche allo sviluppo dei centri per l’impiego e alla realizzazione di strumenti informatici per il mercato del lavoro, Atene è interamente pubblica dal 2004 e dall'inizio del 2012 la Provincia di Genova è divenuta proprietaria del 100% della società affidandole servizi di sistema a supporto di scuola, formazione professionale e mondo del lavoro, progettazione, sviluppo e assistenza informatica e per la comunicazione, revisione, controllo e verifica dei rendiconti formativi e servizi di assistenza tecnica e amministrativa.

Attività che però, in gran parte, non rientrano più tra le funzioni fondamentali della Città metropolitana stabilite dalla legge 56/2014 (Delrio) e dalla legge regionale 15/2015 che ha riattribuito alla Regione la formazione professionale e altre competenze già delegate all'ex Provincia di Genova.

«La Regione – dice Marco Doria – dopo un ampio confronto con la Città metropolitana ha inserito un ramo di Atene nelle attività di Liguria Digitale, non ritenendo però di includere l'intera società nei trasferimenti di risorse legati al passaggio di funzioni e ci siamo così trovati davanti a un bivio: cedere o liquidare la parte restante di Atene o rimodularne e integrarne i compiti al servizio delle nuove funzioni fondamentali del nostro ente, valutando nella scelta prima di tutto la conformità al pubblico interesse. Su queste basi abbiamo ritenuto opportuno ridefinire l'attività di Atene a supporto della gestione di importanti servizi pubblici d'ambito metropolitano, quali i cicli dell'acqua e dei rifiuti».

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