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Vincenzi: "Gli interventi fatti sui torrenti sono giusti, ma insufficienti"

Marta Vincenzi difende l'operato del Comune sui torrenti ammettendo che però non sono stati sufficienti. Le viene chiesto perchè dagli anni 70 ad oggi nessuno ha mai preso sul serio il progetto dello scolmatore: "Costerebbe 300 milioni di euro"

"Nessuno in questa città ha preso sotto gamba i rischi idrogeologici della città", così ha dichiarato Marta Vincenzi ai microfoni di Primocanale.

"E' necessaria chiarezza: le azioni fatte per dare sicurezza all'assetto idrogeologico negli ultmi 10 anni sono giuste, ma non sono sufficienti rispetto ad una condizione di fragilità del nostro territorio".

Già dopo l'alluvione del '70 si iniziò a parlare di scolmatore... opera che poi non è mai stata affrontata: "Negli anni 90 è stata presa ladecisione di intervenire sul Bisagno e il Fereggiano pensando che la questione dello scolmatore sarebbe forse diventata inutile dopo questi interventi. D'altronde non è certo l'ente locale che può prendersi sulle spalle un'opera da 3000 milioni di euro come quella dello scolmatore. Sono interventi che spettano all'Italia, non al Comune di Genova".

"Nulla toglie che è necessario riorganizzare idee e progetti, i cambiamenti climatici sono evidenti e bisogna adattare la città a questa evidenza."

E sulla polemica per la chiusura delle scuole: "La nostra colpa, e ce la prendiamo tutta, è di non essere riusciti a comunicare correttamente quanto sarebbe potuto accadere. Noi abbiamo tenuto le scuole aperte non solo la mattina, ma fino a mezzanotte, cioè fino al cessato allarme, perchè le scuole nei casi di emergenza sono fondamentali punti di raccolta. Noi avevamo disposto che le scuole rimanessero aperte sino a quell'ora con i bambini dentro, nessuno ha detto alle famiglie di andarli a prendere. I bambini a scuola erano al sicuro."

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