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Rialzarsi dopo la batosta elettorale, il Pd crede in Terrile

L'assemblea dei circoli Pd genovesi ha riconfermato la fiducia al segretario provinciale. Terrile è stato eletto nel 2013 con il 62% delle preferenze

Il Partito Democratico ligure è al lavoro per cercare di ricompattare le fila dopo la sconfitta alle recenti elezioni regionali. L'azzeramento dei vertici era una strada quasi obbligata e così i due segretari, provinciale e regionale, non hanno esitato a rassegnare le dimissioni.

Ma se questa sia davvero la strada giusta per tornare protagonisti in Regione non è mai stato così certo e ora arriva la conferma. L'assemblea dei circoli Pd genovesi ha riconfermato la fiducia al segretario provinciale, Alessandro Terrile, con oltre 200 su 332 delegati presenti all'assemblea, decisi a chiedere a Terrile di ritirare le dimissioni invitandolo a «convocare a breve una nuova assemblea in cui dovrà presentare una nuova piattaforma programmatica».

Dopo la contestata vittoria di Raffaella Paita alle primarie, dove Terrile si era schierato con Sergio Cofferati, il dimissionario segretario provinciale era entrato nel listino della spezzina e, in caso di vittoria, avrebbe fatto il suo ingresso in Regione. Terrile, invece di alimentare le polemiche sui risultati delle primarie, aveva da subito invitato i colleghi di partito a evitare divisioni e dare uniti il proprio contributo per arrivare alla vittoria.

Così non è stato e, dopo il successo di Toti, sono arrivate le dimissioni. Terrile è segretario provinciale dal 2013, quando è stato eletto con il 62% delle preferenze, superando il candidato renziano Michele Malfatti, sostenuto da Claudio Burlando.

La prossima assemblea regionale del Pd è in calendario il 29 giugno: quel giorno Terrile e Giovanni Lunardon sapranno se godono ancora della fiducia del partito e se da loro partirà la rinascita.

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