rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Aggressioni autisti Amt, Tursi assicura: «Chiusure alle cabine e telecamere sui bus nuovi»

Gli episodi di violenza ai danni del personale dell'azienda sono stati affrontati durante il consiglio Comunale, con una rassicurazione sull'investimento in termini economici e di interventi

I sempre più frequenti episodi di aggressioni contro gli autisti di Amt sono stati nuovamente protagonisti del consiglio Comunale nella giornata di martedì, quando due consiglieri hanno presentato un’interrogazione specifica cui ha risposto l’assessore alla Mobilità, Anna Maria Dagnino.

«Dall’inizio dell’anno c’è stata una ventina di aggressioni ad autisti. Le telecamere sarebbero utili, ma non risolutive. Ci vogliono le protezioni, anche se talvolta contrastano con le prescrizioni del codice. Ho proposto una mozione per un servizio di protezione sugli autobus, utilizzando magari i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione, ma questa mozione non è stata messa in calendario», ha esordito Stefano Balleari (Pdl), promotore dell’interrogazione insieme con Alessandro Piana (Lega Nord).

A replicare, come detto, è stata l’assessore Dagnino, che ha sottolineato come i nuovi bus, in osservanza all’esigenza nazionale, siano tutti dotati di telecamere (entro gennaio 2017, stando a quando assicurato dalla Regione, dovrebbero arrivarne 26 nuovi che fanno parte del lotto già finanziato), mentre sugli altri si stia provvedendo a installare le chiusure delle cabine guida, procedimento già completato su circa 200 mezzi: «L’amministrazione e l’azienda hanno affrontato il problema già a partire dallo scorso anno. Si è anche disposto un servizio di guardie giurate di notte, ma approfondiremo anche la proposta di impiegare i lavoratori in mobilità o in cassa. La procedura però è complessa - ha puntualizzato Dagnino - come è stata complessa quella per l’affidamento all’azienda di vigilanza, perciò i tempi non potranno essere brevi. In ogni caso si procede in accordo con le organizzazioni sindacali».

Nel corso della stessa seduta è stato inoltre affrontato un’altra questione legata ad Amt, e cioè della risoluzione anticipata dei contratti di tre dirigenti, avvenuta nel 2016, e sui conseguenti costi che gravano sul bilancio dell’azienda di quest’anno, circa 500mila euro: «Se i dirigenti non servivano - ha chiesto il consigliere del Pd Claudio Villa - perché non si è pensato prima di farne a meno?».

Ancora una volta a rispondere, in assenza degli assessori al Bilancio e al Personale, Franco Miceli e Isabella Lanzone, è stata l’assessore Dagnino: «Si è agito in conformità con gli indirizzi della delibera sul personale delle partecipate. In Amt in questi anni si è molto risparmiato anche sui dirigenti. L’incentivo, peraltro molto conveniente, è previsto dal contratto nazionale. Con questa operazione abbiamo speso 500 mila euro contro il milione e 100 mila che avremmo speso nei prossimi anni. Escludo che gli ex dirigenti possano rientrare come consulenti».

Nessun accenno, invece, ai sempre più numerosi (e ravvicinati) episodi di guasti a bordo dei bus del parco mezzi Amt e Atp, uno dei quali è andato completamente distrutto in un rogo in località Sottocolle, a Davagna. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aggressioni autisti Amt, Tursi assicura: «Chiusure alle cabine e telecamere sui bus nuovi»

GenovaToday è in caricamento