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Green Pegli / Lungomare di Pegli

Pegli, i volontari 'Plastic Free' ripuliscono la zona del molo da 600 kg di spazzatura

Circa 30 volontari in azione nella giornata di domenica: rimosse bottiglie di vetro, plastica, cerchioni di automobili, un tavolino e filtrini di sigarette elettroniche

Volontari in azione a Pegli nella mattinata di domenica 1 ottobre 2023 per ripulire la zona del molo. Un evento lanciato a livello nazionale da Plastic Free Onlus Odv e denominato 'Sea & Rivers', che ha coinvolto 259 località italiane nel corso del weekend e 13.400 volontari. L'obiettivo era quello di contribuire a liberare la natura, le nostre coste e i nostri mari, dalla plastica e dai rifiuti abbandonati. Complessivamente sono stati rimossi oltre 132mila chili di plastica e rifiuti abbandonati. La Liguria ha contribuito con tre appuntamenti dove sono stati raccolti 685 chilogrammi grazie all'impegno di 90 volontari.

L'evento genovese al molo di Pegli 

A Genova si sono armati di pazienza, guanti e sacchetti una trentina di volontari, guidati dai referenti di Plastic Free Onlus della nostra città. A partire dalle ore 10 hanno raccolto circa 600 chilogrammi di spazzatura e riempito 75 sacchi. "Tante bottiglie di vetro - raccontano i referenti genovesi a Genova Today - ma anche plastica. Tra i ritrovamenti più particolari, penumatici con cerchioni di automobile e un tavolino da spiaggia abbandonato". Tra i 'nuovi rifiuti' trovati nella zona anche una sigaretta elettronica usa e getta e tanti filtrini che vengono utilizzati per svapare, una cattiva notizia per l'ambiente, già invaso dai classici mozziconi di sigaretta. I volontari hanno ripulito la zona del Molo di Pegli, la scogliera e parte del parcheggio, con il patrocinio del Comune di Genova e il supporto di Amiu che si è poi occupata dello smaltimento dei rifiuti. 

Le attività di Plastic Free, ripartite dopo la pausa estiva, proseguiranno nei prossimi mesi: "Non abbiamo ancora un calendario definitivo - spiegano i referenti genovesi - ma come sempre ci saremo con la nostra attività di sensibilizzazione. L'Onu nel 2022 ha stimato che nel 2050 i nostri mari avranno più plastica che pesci, noi ci battiamo per cercare di migliorare il nostro Pianeta attraverso gesti concreti".

L'impegno di Plastic Free Onlus

L’associazione di volontariato è nata il 29 Luglio 2019 con lo scopo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica. "Nati come realtà digitale - scrivono nella presentazione - nei primi anni abbiamo raggiunto milioni di utenti e oggi, con più di 1.000 referenti in tutt’Italia, siamo divenuti la più importante e concreta associazione su questa tematica. Siamo inoltre impegnati sul campo, attraverso diversi progetti, quali: appuntamenti di clean up, salvataggio delle tartarughe marine, sensibilizzazione nelle scuole e Comuni Plastic Free".

"L’entusiasmo e la determinazione dei nostri volontari mi inorgoglisce sempre più e dà speranza a tutti noi per un futuro differente - dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus -. Registriamo sempre una imponente partecipazione, anche di scuole e università, ma soprattutto una grande attenzione da parte dei cittadini sensibilizzati sul tema della plastica che pervade l’ambiente e compromette la nostra salute. Se nel 2050 ci sarà più plastica che pesci nei nostri mari, tracce di nanoplastiche sono state ritrovate nel nostro organismo, dal latte materno ai tessuti del cuore. Pertanto – prosegue – è importante agire subito e tanti italiani lo hanno già compreso. Naturalmente gli appuntamenti di Plastic Free non finiscono con questo evento nazionale: per chiunque voglia saperne di più, sarà sufficiente registrarsi su www.plasticfreeonlus.it per avere aggiornamenti e notifiche sulle attività nella città di interesse".

A Plastic Free è giunto anche il messaggio di saluto del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il quale ha ringraziato i volontari per "il duplice merito di agire sulla sensibilizzazione dei cittadini, liberando e pulendo al contempo gli spazi naturali dai rifiuti plastici”, con un’azione “a tutto campo, nella quale si rigenerano gli ecosistemi, si diminuisce il rischio di inquinamento e si agisce sensibilizzando e coinvolgendo nei processi di sostenibilità". Nella sua missiva, il ministro ha ricordato le misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con “progetti faro” di economia circolare e una linea di intervento dedicata al 'marine litter': 115 milioni di euro che hanno finanziato 75 nuove progettualità. Un ulteriore passo verso l’obiettivo di proteggere almeno il 30% delle aree terrestri e marine entro il 2030.

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