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Genova-Acqui nella top ten delle linee ferroviarie peggiori d'Italia

«I pendolari che utilizzano la tratta vivono quotidiane difficoltà a causa di buchi orari che superano le 2 ore dal lunedì al venerdì e una frequenza ancora meno vantaggiosa nei sabati e festivi», scrive Legambiente

Anche nell'edizione 2019 di Pendolaria, il rapporto di Legambiente sullo stato del trasporto ferroviario in Italia, c'è una linea genovese fra le dieci peggiori d'Italia. Si tratta della Genova-Ovada-Acqui Terme, che si classifica all'ottavo posto.

L'ex Circumvesuviana, la Roma Nord-Viterbo e la Roma-Ostia Lido anche quest'anno si confermano le linee ferroviarie peggiori d'Italia. A seguire la Milano-Chiasso, la Terni-Sansepolcro, la Agrigento-Palermo, la Battipaglia-Potenza-Metaponto, la Genova-Ovada-Acqui Terme, la Torino-Chivasso-Ivrea-Aosta e la Verona-Rovigo.

«Non è facile la situazione dei pendolari liguri lungo la linea Genova-Acqui - fa notare Legambiente -, con un'infrastruttura che vede ancora 46 km di binario unico sui 63 della tratta e dove risulta indispensabile ormai un potenziamento almeno fino ad Ovada. Al contrario sono costanti i disagi per i pendolari dell'area, con ritardi cronici dovuti a problemi durante l'attraversamento dei passaggi a livello e una velocità media ferma ancora a 60 kmh (con tempi aumentati rispetto al passato). I pendolari che utilizzano la tratta vivono quotidiane difficoltà a causa di buchi orari che superano le 2 ore dal lunedì al venerdì e una frequenza ancora meno vantaggiosa nei sabati e festivi».

«A tutt'oggi - conclude Legambiente - manca la copertura minima di un treno all'ora, con un saldo negativo dell'offerta rispetto al 2015. Dallo scorso 5 dicembre sono state aggiunte due nuove corse, per fare fronte alle difficoltà di collegamento con la Liguria dovuti ai problemi sulle autostrade A26 e A6».

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