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Mobilità sostenibile, il Comune investe su bike e car sharing

L'assessorato ai Trasporti lavora con il team di ricerca di Enrico Musso per mettere a punto un piano trasporto "green" per la città: bicicletta e condivisione parole chiave

Il Comune di Genova investe sulla mobilità sostenibile, e lo fa seguendo una tendenza che in gran parte d’ Europa è ormai diventata uno stile di vita: puntando sulla bicicletta. In occasione della Settimana Europea della Mobilità, Tursi ha infatti anticipato qualche dettaglio sui piani per il futuro legati alla mobilità sostenibile e al miglioramento del sistema dei trasporti in città, annunciando l’intenzione di investire sulla mobilità condivisa, e dunque su bike e car sharing.

La bicicletta come mezzo di trasporto del futuro

A oggi sono 8 le stazioni di bike sharing attive a Genova, cui se ne aggiungeranno a breve altre 4 con le aperture in zona Stadio, Darsena, Marina di Sestri e piazza Raggi, a Sestri Ponente. L’assessore ai Trasporti, Stefano Balleari, ha inoltre annunciato che sono in corso lavori per realizzare stazioni anche a San Benigno, in Fiumara, a Di Negro, in piazza Rossetti e in via San Vincenzo. Le stazioni in città dovrebbero dunque diventare in totale 17, per 74 bici in uso e 102 colonnine a disposizione.

Sulla carta ottimi propositi, che evidenziano però lacune sino a oggi mai riempite, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture: complice l’assenza di piste ciclabili (la “pistina” di via XX Settembre ha suscitato più ironia che voglia di inforcare la bicicletta, e anche quella che dovrebbe collegare il centro con Sampierdarena, progettata dalla precedente giunta, sembra a un punto morto), trasformare la Superba in una città che alle due ruote dello scooter preferisca quelle della bici sembra un’impresa difficile. La giunta Bucci, però, conta di riuscirci, complice l’aiuto di Enrico Musso, docente universitario ed ex candidato sindaco che Balleari ha voluto accanto a sé per mettere a punto il Pums, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, con cui stabilire le linee guida per la mobilità urbana del futuro.

Musso e Balleari al lavoro sul Pums

Proprio il Pums potrebbe contenere il programma di interventi strutturali necessarie rendere il trasporto genovese funzionale e allo stesso tempo sostenibile. Anche il car sharing rappresenta, secondo Balleari, una risorsa importante per la città: l’idea è quella di potenziare ulteriormente il servizio (a oggi sul territorio genovese ci sono 46 parcheggi riservati alle auto in condivisione e 63 veicoli tra auto e furgoni) e riservare premi e agevolazioni a chi lo utilizza, insieme con la bicicletta, per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro.

Le linee guida del Pums verranno “tradotte” e concretizzate in un documento finale da parte del Celi, il centro interdisciplinare di ricerca scientifica applicata e alta formazione nel settore della logistica e dei trasporti guidato da Musso. L’obiettivo è quello di presentarlo nel corso di un convegno di prossima organizzazione, che svelerà i dettagli della futura mobilità genovese.

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