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Scuola Centro / Piazza Giacomo Matteotti

"Scuola domani": al Ducale l'incontro tra architettura, pedagogia ed enti locali

Il convegno di questa mattina organizzato dall’Ordine Architetti PPC di Genova in collaborazione con Usr-Ufficio Scolastico Regionale Liguria e patrocinato dalla Federazione Regionale Ordine Architetti Ppc Liguria

Architettura, didattica, pedagogia ed enti locali: questi i protagonisti di "Scuola Domani", il convegno a cura dell’Ordine Architetti Ppc di Genova in collaborazione con USR-Ufficio Scolastico Regionale Liguria e patrocinato dalla Federazione Regionale Ordine Architetti Ppc Liguria, che si è svolto questa mattina nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale.

“La scuola di domani parte dall’oggi, dalla volontà di confrontarci insieme, tra professionisti del mondo scolastico, architetti, istituzioni, famiglie e studenti, e ragionare come ripensare gli spazi di apprendimento, su quale direzione dare alla scuola quale luogo essenziale per lo sviluppo dei nostri ragazzi" ha detto Antimo Ponticiello, direttore Usr Liguria.

È stato un momento di dialogo e di confronto per stimolare i vari attori del processo di sviluppo della nuova concezione di scuola per il domani: al termine, la firma di un Protocollo di Intesa fra Indire, Usr Liguria, gli Ordini Architetti delle quattro province liguri, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Città metropolitana di Genova e La Spezia e Anci Liguria per stabilire forme di collaborazione e coinvolgimento reciproco nei progetti di scuole innovative. Invitate a ratificare il protocollo anche le amministrazioni pubbliche, regionali e comunali.

La scuola non è solo un luogo di passaggio ma di vita, dove ogni generazione offre il testimone a quella successiva; la casa che si abita per un tempo lungo, importante e formativo, dove ogni oggetto e la disposizione dell’ambiente-classe viene scelto dagli insegnanti per favorire l’apprendimento ed il benessere emotivo e affettivo degli studenti. L’ambiente didattico viene dunque creato per costruire le conoscenze, le abilità, la motivazione e gli atteggiamenti costruttivi dei ragazzi. La recente pandemia e il conseguente lock-down hanno reso più evidente la centralità del ruolo della scuola quale ambiente fondamentale per la vita della collettività. Spazio incorporeo didattico, ma anche fisico, dedicato alla socialità e agli scambi, tra gli studenti ma anche nell’accezione più estesa di comunità urbana.

Recenti esperienze progettuali europee e italiane definiscono una nuova generazione di edifici scolastici, pensati come organismi aperti alla città, con luoghi di socializzazione e incontro che arricchiscono la tipologia di nuovi e inaspettati significati. Spazi flessibili e innovativi, utilizzati sia dagli studenti, nelle ore destinate alla didattica, ma anche a servizio della collettività per laboratori, svago, lettura, ed interazione sociale. Le scuole, in uno scenario evolutivo di sempre maggiore attenzione alle interazioni e agli scambi sociali, costituiscono un presidio territoriale importantissimo nello sviluppo equilibrato del territorio.

La progettazione di una scuola è diventata quindi un’azione fortemente interdisciplinare, collettiva e partecipata da diversi soggetti che, oltre ad aggiungere valore al risultato finale, stimolano scelte formali e spaziali innovative. Le amministrazioni pubbliche, la comunità didattica - dirigenti scolastici, professori e studenti - gli stakeholder, i tecnici professionisti chiamati a sviluppare il progetto, devono quindi dialogare e confrontarsi.
Il convegno è stato moderato dai curatori Sabrina Vallino (Usr) e Aldo Daniele (Oa.Ge), ed è stato introdotto e accompagnato dalla musica degli studenti del Liceo Musicale e Coreutico Sandro Pertini di Genova. Dopo i saluti istituzionali di Antimo Ponticiello, direttore Usr Liguria, quelli di Riccardo Miselli, presidente Ordine Architetti Genova, Pietro Piciocchi, assessore Bilancio e Lavori Pubblici Comune Genova e Cristina Bartolini, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Città metropolitana di Genova e La Spezia.

Il primo panel era dedicato al tema della didattica con gli interventi, tra gli altri, di Samuele Borri per Indire - Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa e di Alberto Ferlenga per Iuav Venezia. È seguito il contributo di Fondazione Reggio Children e Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia con Valentina Conte e Angela Borrillo che hanno approfondito gli aspetti pedagogici, per poi passare al focus sull’architettura con i saluti della Federazione Regionale Ordini Architetti Ppc Liguria e gli interventi degli architetti Alfonso Femia, AF517, ideatore progetto “Scuola Social Impact” e Cino Zucchi, Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana al Politecnico di Milano. Per l’occasione, era presente Giulia Guglielmini, presidente Fondazione per la Scuola – Compagnia di San Paolo che ha raccontato il ruolo della Fondazione nel sostenere l’innovazione negli spazi di apprendimento.

A rappresentare gli enti locali, Daniele Martino, Coordinatore della conferenza dei consigli comunali di Anci Liguria e presidente del consiglio comunale di Andora (SV); Marta Brusoni, assessore per le Politiche Educative del Comune di Genova ed Elisa Di Padova, vicesindaco con deleghe alle Politiche Educative, Scuola e Formazione del Comune di Savona.

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