"Il ragazzo del risciò" al Teatro Carlo Felice
Negli ultimi anni il pubblico cinese si sta appassionando sempre di più all’opera lirica, anche grazie a quello stupefacente edificio teatrale che è il National Center for Performing Arts di Pechino, progettato dall’architetto francese Paul Andreu: 217 mila metri quadrati, ricoperti di 18 mila placche di titanio e mille vetrate supertrasparenti, con sale per l’opera, i concerti, la prosa. La scoperta del repertorio operistico occidentale sta andando di pari passo, in Cina, con la nascita di un proprio teatro musicale.
E uno dei compositori più apprezzati, da questo punto di vista, non solo in patria ma anche all’estero, è Guo Wenjing, classe 1956: i critici musicali europei hanno paragonato le sue opere, per intensità drammatica e forza d’impatto musicale, a quelle di Berg e Šostakovic.
Il Carlo Felice propone uno dei titoli più recenti di Wenjing, "Il ragazzo del risciò", tratto dall’omonimo romanzo di Lao She, un classico della letteratura cinese contemporanea, pubblicato in Cina nel 1937 e successivamente tradotto in molte lingue occidentali. La storia racconta la tragica vita di un conducente di risciò nella Pechino degli anni '20. Lo stile musicale è quello che caratterizza la ricerca teatrale di Wenjing: la drammaturgia dell’opera lirica novecentesca europea sposata ai timbri, alle sonorità e alla concezione del fluire del tempo tipici della tradizione musicale orientale.
La recita dell’opera prevista il 1 ottobre 2015 alle ore 20:30, è stata annullata a causa di ragioni tecniche organizzative.