"A fronte alta" al Bloser la straordinaria avventura di un pugile napoletano
Va in scena giovedì 5 novembre al Bloser la straordinaria avventura sportiva di un pugile napoletano, atleta della nazionale azzurra, chiamato a rappresentare l’Italia ai giochi olimpici di Melbourne in Australia: "A fronte alta, ovvero un sogno del mille novecento cinquantasei", scritto ed interpretato da Antonello Cossia.
Lo spettacolo ripercorre l’impresa dell’atleta tra suggestioni, ricordi personali, resoconti di testimoni dell’epoca che, pian piano, nello sviluppo drammaturgico, vanno ad incrociare, intrecciandosi con esse, le fitte maglie della storia. Era il tempo delle tensioni mondiali, gli anni delle sanguinose lotte bracciantili, della quotidiana "guerra silente" combattuta da intere popolazioni nell’atto di ricostruire una propria identità civile e sociale oltre che riedificare le proprie distrutte città.
In questo scenario, si sviluppa l’avventura di un giovane boxeur, due volte campione d’Italia tra i dilettanti nel 1955 e nel 1956, nonché il primo napoletano alle Olimpiadi nella storia del pugilato. Un articolo comparso in un giornale sportivo australiano, qualche giorno dopo l’incontro, riportava la cronaca del primo e unico combattimento nel quale aveva incontrato agli ottavi di finale colui che in seguito vinse la medaglia d’oro per la categoria dei pesi piuma, un pugile russo, Vladimir Safronov, che mandò tutti i contendenti al tappeto, tranne uno: «un giovane proveniente da un paese del sud, che faceva il muratore nella sua città».