“Svelarsi” di Silvia Gallerano in scena alla Sala Mercato per il Festival dell’Eccellenza al Femminile
Otto donne si mettono a nudo, metaforicamente e letteralmente in “Svelarsi”, lo spettacolo diretto da Silvia Gallerano in scena alla Sala Mercato martedì 21 e mercoledì 22 novembre alle ore 20.30 nell’ambito del Festival dell’Eccellenza al Femminile, declinato in questa XIX edizione sul tema dell’identità.
Interpretato da un gruppo di attrici e performer dal background eterogeneo - Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori, Giulia Pietrozzini e la stessa Silvia Gallerano - Svelarsi si presenta come un esperimento, un processo aperto, un percorso di ricerca. E per questo motivo si rivolge a un pubblico esclusivamente di donne, cis, trans e non binarie, tutte quelle che si sentono e definiscono donne.
«Si tratta di una chiamata. Risponde chi se la sente. Non è per tutti. È per chi ha voglia di incontrarci» dichiara la regista e performer, nota al pubblico teatrale per la sua pluripremiata interpretazione ne “La merda”, acclamato spettacolo di Cristian Ceresoli. «Non si tratta di creare uno spazio sicuro per chi è sul palco, ma di indagare che cosa succede ai corpi simili di chi assiste, domandarsi se il proprio corpo risuona più profondamente con quello che vede, nudo, in scena».
Provocatorio e autoironico, Svelarsi assume la forma ora di una stand-up comedy ora di un finto talk show, in cui si può parlare di temi che vanno dalla depilazione alla maternità, dalla menopausa alla chirurgia estetica, sino ad arrivare a un finale poetico in cui si cerca di svelare le ragioni per cui le donne si sentano più libere di esprimersi lontane dallo sguardo maschile. In chiusura le spettatrici che vorranno farlo saranno invitate a raccontare le proprie storie.
«Nella nostra società molte donne sono attanagliate dal giudizio maschile: giudizio sul proprio corpo innanzi tutto» spiega ancora Silvia Gallerano. «Svelarsi non è nato per un desiderio di esclusione degli uomini ma per aprire uno spazio in cui potessimo dimenticare i ruoli, le posture, le bugie che interpretiamo ogni giorno. Perché viviamo ancora in una società patriarcale e trovarsi tra noi e ricordarsi che non siamo sole rimette la prospettiva di sé a posto».
Biglietti 11 / 16 euro. Info teatronazionalegenova.it | eccellenzalfemminile.it