"La Spremuta": migrazioni e lavoro sul palco nell'ex manicomio di Quarto
Uno spettacolo importante, preceduto da un dibattito pubblico necessario, in un luogo della nostra città ‘sospeso’ tra passato e presente. Questo è quello il Teatro dell’Ortica proporrà venerdì 10 maggio, presso lo Spazio 21 dell’Ex Ospedale Psichiatrico di Quarto, di via Giovanni Maggio 4, con la collaborazione d Quarto Pianeta.
Una giornata dedicata al lavoro e alle migrazioni, un binomio su cui il dibattito e il ragionamento è sempre più urgente e che sarà impreziosito da un incontro pubblico con Domenico Saguato, del direttivo LOGOS, e Igor Magni, segretario della Camera del Lavoro Cgil, intitolato “Migrazioni e Lavoro”, che inizierà alle 17,30.
A seguire, alle 21, lo spettacolo di e con Beppe Casales, “La spremuta”: Il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno si ribellano. Gli africani dopo anni di violenze e sfruttamento reagiscono, fanno ciò che gli italiani non fanno da anni: alzano la testa. In due giorni si consuma tutto: scontri con la polizia, la caccia al nero, e infine lo sgombero. Fatti che per molti media, nazionali e non, prescindono dalla mafia che regolala certe “economie”, ma che nella realtà così non è. In quei fatti si incrociano tre nodi fondamentali che è necessario sciogliere: il rapporto coi migranti, la mafia e il concetto di lavoro. Uno spettacolo che restituisce una lettura fondamentale: l’Italia è spremuta da mani violente, da molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità deve essere imitato, non temuto.
“La spremuta” è patrocinato da Libera e rete RADICI/Rosarno e fa parte di TeatroCivileNetwork un progetto di Avviso Pubblico. Lo spettacolo è stato selezionato per la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie” 2012 e 2013 e per il Torino Fringe Festival 2013, vincendo il premio “LiNUTILE DEL TEATRO” 2013.