Teatro Il Sipario Strappato di Arenzano: ecco la stagione 2018-2019
Continuano i festeggiamenti per i 25 anni del Teatro Il Sipario Strappato: al via da sabato 6 ottobre 2018 una nuova stagione teatrale che rientra nell’anniversario, essendo stato il teatro fondato ufficialmente nel gennaio del 1993.
Il cartellone del teatro come sempre, è ricco di nuove proposte e graditi ritorni, per un totale di 38 spettacoli fra prosa, musica, danza e cabaret, da ottobre a maggio.
Sede degli spettacoli sarà sempre il “Casone” in località Terralba (ex Muvita), dopo che insieme all’Amministrazione Comunale è stato firmato un contratto di quindici anni. La sala conta più di duecento posti, ed è raccolta in un vero e proprio gioiello architettonico, una chiglia di nave rovesciata.
«È un cartellone importante – spiega Lazzaro Calcagno, direttore artistico del teatro – frutto del lavoro della grande squadra del Sipario Strappato. La stagione di quest’anno si chiama “Il teatro è la bellezza e la forma della verità” perché è alta la responsabilità di chi ha un ruolo di cultura: bisogna non solo riconoscere la bellezza ma insegnare a difenderla. Ringraziamo il Comune di Arenzano perché dall’amministrazione comunale arrivano gli unici contributi al nostro teatro».
Una card per sconti e riduzioni
Quest’anno il Sipario Strappato aderisce alla rete di GenovaTeatro: chi acquisterà l’abbonamento del teatro arenzanese avrà diritto a una card che consentirà il biglietto ridotto in tutti gli altri teatri di Genova.
I grandi ospiti della stagione 2018-2019
Tanti gli ospiti importanti di questa stagione tra cui Enzo Paci, che aprirà la stagione sabato 6 ottobre con “Come fai, fai bene!”, e poi da sottolineare sabato 20 i Buio Pesto che porteranno in scena il loro nuovo progetto “Il nostro dialetto”, recital. «Abbiamo deciso di mettere in scena questo spettacolo – spiega Massimo Morini, leader dei Buio Pesto – perché molta gente ci chiede come sono nate le nostre canzoni, cosa vogliono dire determinate parole, e allora racconteremo la storia della nostra musica, cosa ci ha ispirato negli anni, come abbiamo utilizzato il dialetto per far ridere. Parleremo di parole intraducibili come “maniman” e altre curiosità». I Buio Pesto l’11 novembre organizzano presso l’RDS Stadium un grande concerto benefico per aiutare la città a risollevarsi dopo il crollo del ponte Morandi.
Sabato 10 novembre arriva un altro grande attore, Alvaro Vitali, con tutta la spensieratezza del suo “Pierino a Parigi”. Domenica 20 gennaio arriva Giobbe Covatta con “La Divina Commediola”, e poi sabato 26 Gianpiero Perone con “La fine del mondo”. Divertimento per tutti, sabato 23, con Carlo Denei e Stefano Lasagna. E poi ancora gli Okea, domenica 10 marzo, “I Trilli – Una storia genovese” sabato 16, e venerdì 22 Alessandro Bergallo con “Storia di M”. Sabato 6 aprile Cristiano Militello porta in scena “Mi saluta Cristiano Militello?”, e il 23 aprile si vola con la fantasia della Mandala Dance Company che porterà in scena “Il bambino e l’aviatore ovvero il Piccolo Principe”. Questi sono solo alcuni degli spettacoli che animeranno la stagione 2018-2019 del teatro arenzanese.
Festival teatrale Nena Taffarello
Torna, dopo il grande successo della prima edizione, il Festival Teatrale Regionale dedicato a Nena Taffarello, cofondatrice del Sipario Strappato mancata prematuramente l’anno scorso. Cinque gli appuntamenti con gli spettacoli finalisti, dal 31 maggio al 15 giugno, per una kermesse che si propone di valorizzare le compagnie teatrali liguri.
Spettacoli per bambini
Non mancheranno gli spettacoli per i più piccoli, sempre con un risvolto didattico: fino a dicembre, la domenica sarà dedicata alle fiabe per bambini, tra prosa e burattini, tra cui “La fiaba di Lucilla”, “La gallinella rossa”, “La bella addormentata nel bosco”, e poi sabato 13 aprile “Il vestito di Arlecchino”, produzione del Sipario Strappato che riprende la nobile tradizione della commedia dell’arte e ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche all’estero (come al Festival Teatrale Internazionale di Kirov).
Produzioni proprie
Tante, in cartellone, anche le produzioni del Sipario Strappato: oltre agli spettacoli per bambini e al premiato “Il vestito di Arlecchino”, da sottolineare il gradito ritorno de “Il grande fiasco” di Lazzaro Calcagno e Marco Rinaldi, “I Trilli – Una storia genovese” che racconta la storia di un gruppo che a Genova ha fatto la storia, di Lazzaro Calcagno e Vladimiro Zullo, e un altro gradito ritorno con “La Collina di Spoon River e le canzoni di Fabrizio De Andrè” con adattamento e regia di Lazzaro Calcagno, spettacolo già portato in tournée in Italia.
Il programma completo
La nuova stagione, sempre in clima di festeggiamenti per i venticinque anni del teatro, si apre sabato 6 ottobre con un grande amico e artista italiano, Enzo Paci, nel suo nuovo spettacolo tutto da ridere “Come fai, fai bene!”, sul palco con lui la campionessa di tap dance Romina Uguzzoni.
Sabato 13 ottobre va in scena “Monkey’s Kabarett” con l’attore e musicista Andrea Nicolini, un monologo teatrale tratto da “Una relazione per un’accademia” di Franz Kafka, con musiche dal vivo eseguite da Fabrizio Giudice e Gianluca Nicolini.
Debutta il 20 ottobre “Il nostro dialetto”, nuovo progetto del gruppo musicale nostrano Buio Pesto. Un recital nel quale Morini e compagni raccontano, attraverso l’esecuzione di alcuni fra i loro brani più celebri, la storia delle loro canzoni, esaminando la componente fondamentale dei loro testi, ovvero il dialetto ligure.
Sabato 27 ottobre è di nuovo la volta di un monologo “Abbiamo solo meno diritti” scritto dall’autore genovese Matteo Monforte e riadattamento del libro “Non è lavoro, è sfruttamento” di Marta Fana. In scena l’attore Davide Fabbrocino. La regia è di Stefano Bendato.
Domenica 28 torna il ciclo di fiabe firmato Fiorella Colombo e Lazzaro Calcagno, con la loro “La Fiaba di Lucilla”, spettacolo didattico a sfondo ecologico, in cui attraverso la fiaba si insegna ai più piccoli e non solo l’importanza del riciclo e del non sprecare energia.
I migliori pezzi comici di Alessandro Bergallo, che ne ripercorrono la decennale carriera sempre in equilibrio tra teatro e cabaret, sono in scena sabato 3 novembre in “Bis”, scritto insieme a Andrea Begnini
Domenica 4, gli allievi della Scuola di Recitazione del Teatro Il Sipario Strappato portano in scena il loro “Niente Paura”. Lo spettacolo è stato scritto dai ragazzi all’interno del Progetto “Teatro e Scrittura”, in collaborazione con SIAE, e ha come tema l’inclusione sociale e l’importanza dell’altro per superare le proprie paure.
Sabato 10 e domenica 11 novembre siamo lieti di ospitare un grande artista italiano, Alvaro Vitali, che torna in scena con il suo personaggio più noto, Pierino, in “Pierino a Parigi”, scritto e diretto da Gianni Marvulli. Protagoniste sempre gag e situazioni esilaranti che accompagneranno Pierino nella capitale francese.
Sabato 17 novembre arriva il dialetto genovese con la Compagnia teatrale San Fruttuoso, nella commedia brillante in tre atti di Enrico Scaravelli “Tutto pe ‘n corpo de testa”.
Tornano le fiabe domenica 18 con “La Gallinella Rossa” per la regia di Lazzaro Calcagno. Nella “Fattoria Arcobaleno” la Gallinella Rossa cerca di spiegare, con non poche difficoltà, al Gatto Giallo e al Cane Blu quanto sia importante alimentarsi in modo sano e impegnarsi per guadagnarsi il pane.
Il Teatrino di Bisanzio di Andrea Benfante e Anna Giarrocco porta in scena sabato 24 novembre “A due”, retroscena di una coppia, della stessa Giarrocco. Uno spaccato di vita “dietro le quinte” che offre l'occasione per indagare le dinamiche anche perverse del rapporto uomo-donna.
Domenica 25 è la volta dei burattini dell’artista Gino Balestrino ne “La Bella Addormentata nel Bosco”, spettacolo per attore e marionette dalla fiaba di Charles Perrault. Muovendosi in uno spazio scenico dalla fedele ambientazione medioevale, un narratore guida gli spettatori all’incontro con l’incantato mondo della fiaba.
Arriviamo a sabato 1 dicembre con la compagnia teatrale “Miagoli” che presenta “Una storia della Mancia”, commedia musicale ispirata al “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes. Dario B. Caruso ha curato l’adattamento e ha trascritto le partiture originali dell’opera “The Man of la Mancha” (1965) create da Mitch Leigh componendo nuovi brani eseguiti brillantemente dal vivo dall’ensemble orchestrale.
Domenica 2 dicembre torna la magia dei burattini di Gino Balestrino con “Le stagioni”, in cui le stagioni della natura sono viste come le stagioni della vita: il tempo scorre, la vita finisce e ricomincia nell’eterno ciclo che dobbiamo compiere una volta sola, a meno di essere burattini. Le musiche sono tratte da Alfred Schnittke, Robert Schumann, Igor Stravinsky, Philip Glass, Wim Mertens.
Sabato 8 dicembre debutta “Una mano mozzata a Spokane” di Martin McDonagh, con Andreapietro Anselmi, Alice Arcuri, Maurizio Bousso, Denis Fontanari, per la regia di Carlo Sciaccaluga. La commedia è esilarante e le premesse aiutano: in una camera d'albergo Carmichael, un sicario di mezz'età a cui manca la mano sinistra, lascia un messaggio sulla segreteria telefonica della madre per rassicurarla sulla propria salute. Da questo momento in poi inizia una vicenda claustrofobica (l'azione si svolge nella stessa stanza dall'inizio alla fine), violenta, una dark comedy in pieno stile McDonagh.
Domenica 9 dicembre, nuovamente protagoniste le fiabe con un classico natalizio “Lo schiaccianoci”, scritto da Fiorella Colombo e Laura Di Biase sulle musiche di ?ajkovskij. La regia è sempre di Lazzaro Calcagno.
La programmazione riprende sabato 22 dicembre con la compagnia genovese La Pozzanghera con il nuovo testo dell’autrice e regista Lidia Giannuzzi “Maledetto Natale”, commedia in due atti in cui l’amore appena sbocciato fra una coppia viene messo a dura prova dal primo Natale insieme.
Non poteva mancare l’ultima fiaba tutta natalizia firmata sempre Colombo – Calcagno, domenica 23 dicembre, “Giorgino e la stella cometa”, con la stessa Colombo e Sara Damonte in scena, a raccontare le peripezie di un piccolo topino, scelto per annunciare a tutti gli animali del bosco di seguire la Stella perché è nato un nuovo Re.
Il nuovo anno riprende venerdì 18 e sabato 19 gennaio con la produzione sipariana in collaborazione con l’Antico Teatro Sacco di Savona, “La collina di Spoon River e le canzoni di Fabrizio De Andrè”, a vent’anni dalla morte di Faber. Sul palco Antonio Carlucci, Sara Damonte, Antonella Margapoti e Manuela Salviati. Le musiche sono eseguite dal vivo da Matteo Troilo e dai London Valour, la regia di Lazzaro Calcagno.
Domenica 20 gennaio arriva una grande artista della risata italiana, Giobbe Covatta, con il suo nuovo spettacolo “La Divina Commediola”. Giobbe Covatta ci legge la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti ed il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici.
Sabato 26 gennaio, torna l’attore, comico e cabarettista Gianpiero Perone, in “La fine del mondo”, in cui con ironia racconta la sua storia di uomo circondato da una marea di figli e accompagnato, nella complicata avventura che è la vita, da un essere mitologico mezzo donna e mezzo armadio a tre ante, ovvero sua moglie.
Sabato 2 febbraio, uno spettacolo tutto al femminile con Laura Formenti, “Sono una bionda, non sono una santa”, un monologo di comicità senza censure e di domande scomode.
Sabato 16 febbraio è a volta della compagnia di Roma, “Ovatta armata”, vincitrice del della sezione Spettacoli di Inventaria 2018, con lo spettacolo “Cresci bene. Cresci forte.” La ps raccoglie quattro storie, divertenti, crudeli, commuoventi sul confronto fra madri e sorelle.
Tornano sul palco del Sipario due amici e comici, Stefano Lasagna e Carlo Denei, ex cavallo marcio e autore di Striscia la Notizia, con il loro “Di cabaret si muore”, in scena sabato 23 febbraio. Due squattrinati comici genovesi, separati dalle loro mogli, vivono nello stesso angusto appartamento per contenere le spese. Purtroppo per loro la concorrenza è sempre più spietata: i colleghi comici sono tanti e le serate, sempre meno. I due protagonisti, prigionieri di una malata rivalità casalinga ed artistica, si lanciano frecciatine, si fanno dispetti e ripicche dando vita a momenti esilaranti scanditi da dialoghi, monologhi e improbabili canzoni.
E arriviamo a marzo con la compagnia del Teatro Pacta di Milano, che sabato 2 andrà in scena con “Marilyn e la signora in giallo, forever”. Strano mestiere prestare la voce agli altri, essere da tutti conosciute mentre nessuno sa chi sei. Soprattutto quando le voci sono quelle di un mito, Marilyn Monroe o di una investigatrice per passione, Jessica Fletcher, l’inossidabile Signora in giallo. Due brave doppiatrici che hanno dato la voce a due grandi protagoniste dello spettacolo s’incontrano per caso sul ponte di una strana nave da crociera. Inizia così l’inconsueto viaggio dove si accendono i ricordi, le emozioni, scorrono le immagini riemerge e qualche rimpianto.
Andrea Carretti con il suo “Il Grande Fiasco” di Lazzaro Calcagno e Marco Rinaldi approda al Sipario Strappato sabato 9 marzo. USA. Anni '40, Joe Fiasco, attore, cantante, comico, show man ha davanti a se una carriera spianata e ricca di successi ma qualcosa va storto, sarà la mafia italo-americana o quel giovane Frank Sinatra che gli ruba sempre la scena?
Domenica 10 marzo arriva la comicità irriverente e per tutta la famiglia degli OKEA, alias Didi Mazzilli e Enzo Polidoro, in “Tutto Okea Revolution”. I due artisti, dalle molteplici esperienze, presentano uno show coinvolgente per tutti i gusti, dal sapore demenziale ma innovativo, giocando con la magia e la clownerie.
Sabato 16 marzo abbiamo la musica e la storia de I Trilli. “I Trilli: una storia genovese” è un viaggio che porta fino ad oggi, nel tempo presente, dove la musica dei Trilli continua, tra tradizione e modernità, strizzando l'occhio al passato e guardando al futuro. In scena come nella realtà la presenza di Pippo (Giuseppe Zullo) e Pucci (Giuseppe Deliperi). Autori del testo sono Vladimiro Zullo e Lazzaro Calcagno, che ne cura anche la regia.
Venerdì 22 marzo è la volta della comicità di Alessandro Bergallo, che torna in stagione per la seconda volta, ma con un nuovo spettacolo “Storia di M”. L’artista genovese si domanda: ma se tutto il giro di danza di voci, dogmi, comandamenti e penitenze, guerre e speranze, redenzioni e sensi di colpa che viaggiano attorno alla nostra religione e alla nostra vita, avesse avuto inizio dall'intelligenza pratica di una donna? Con ironia e garbo, Alessandro Bergallo mette in scena un'esplorazione della figura di Maria all'interno della grande rivoluzione di pensieri, interessi, attese e persone che si agita attorno all'anno 0 in Palestina.
Sabato 23 torna la compagnia di danza di Ladispoli “Mandala Dance Company”, in uno spettacolo di Teatro Danza “Il Bambino e l’Aviatore, ovvero il Piccolo Principe”, per le coreografie di Paola Sorressa.
E si conclude il mese di marzo sabato 30, con la magia e l’illusionismo del grande artista Carlo Cicala, nello spettacolo “Sensazional…mente”.
Arriviamo ad aprile, il 6, con un grande della comicità e televisione italiana, direttamente da Striscia La Notizia, Cristiano Militello, nel suo one man show “Mi saluta Cristiano Militello?”. Il comico toscano nel suo spettacolo mette in fila in modo tagliente e serrato i tic dell’uomo moderno, ripercorrendo con la sua verve i primi trent'anni della sua carriera.
Sabato 13 aprile ritorna in scena la produzione del Teatro Il Sipario Strappato più amata all’estero. Dopo i successi in Russia e a Londra “Il Vestito di Arlecchino” riapproda sul palco nostrano, sempre sotto l’attenta regia di Lazzaro Calcagno, coautore insieme a Fiorella Colombo. In scena Emanuele Vito nei panni della maschera italiana più famosa nel mondo, Sara Damonte, la stessa Colombo, Manuela Salviati e Walter e Silvia Marinello.
Sabato 27 aprile va in scena “Un diritto… messo di traverso” di e con Salvatore Cosentino. Il testo originario nasce da vent’anni di osservazioni sul “campo” (l’aula di giustizia penale, dal momento che di mestiere Salvatore Cosentino fa il Pubblico Ministero); osservazioni che hanno coinvolto in primo piano i paradossi, le storture e le contraddizioni, ma anche le virtuose pratiche del mondo dei giuristi.
Le vincitrici del premio come “Migliore Attrice” al Primo Festival Nena Taffarello, Irene Pareti e Giuliana Sanguineti, della compagnia “Quelli De ‘Na Votta”, salgono sul palco sabato 4 maggio, con la commedia in genovese tutta da ridere di Patrizia Pasqui, “Vedove di bella presenza”.
Sabato 11 maggio accogliamo con piacere Alessandra Frabetti e Marcella De Marinis, nello spettacolo scritto e diretto da De Marinis, “Il canto del cigno”, in cui una diva sul viale del tramonto e la sua assistente si svelano in un teatro vuoto, legate a doppio filo l’una all’altra anche dal fatto di essere madre e figlia.
La compagnia “La porta nascosta” porta in scena, sabato 18 maggio, “Oui, j’accuse”, spettacolo che tocca la tematica del mobbing, dello stress causato sul lavoro e le conseguenze che questo comporta per la salute. La regia è affidata di Lazzaro Calcagno.
E arriviamo alla fine di questa stagione sabato 25 maggio con l’attrice, regista e acting coach Emanuela Rolla, che sceglie nuovamente il nostro teatro per debuttare con un nuovo testo dell’autrice e critica teatrale Daniela Domenici, “Mi chiamo Lucia”. Si tratta di un monologo ispirato a una storia vera, la cui protagonista è una persona trans, detenuta, che racconta la sua vita, da ristretta nel proprio corpo e in un carcere, con disarmante e dolorosa sincerità.