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Teatro Nazionale di Genova, la stagione 2019-2020

Tanti spettacoli nel nuovo cartellone della stagione 2019-2020 del Teatro Nazionale Genova, e altrettanti ospiti importanti, da Elio a Simone Cristicchi, da Silvio Orlando ad Ambra, da Moni Ovadia a Tullio Solenghi

Si inizia con "Platero y yo", il mondo visto con gli occhi di un asinello dall'opera del poeta premio Nobel Jiménez, con Ugo Dighero, al Duse dal 2 al 6 ottobre.

Dall'8 al 9 ottobre in scena alla Corte c'è "Vader (Father)", spettacolo visionario sulla figura del Padre presentato dalla compagnia belga Peeping Tom, acclamata in tutto il mondo per la profondità ed espressività con cui unisce teatro e danza.

Si prosegue dal 9 al 12 ottobre con "The Global City". Da Teheran a Città del Messico, dalle case fatiscenti di Calcutta ai modernissimi edifici di Shanghai: la città globale è un insieme di ricordi, culture, desideri.

Dal 15 al 27 ottobre al Modena c'è "Il Grigio", adattamento del capolavoro di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Elio (di Elio e le Storie Tese).

Dal 17 al 20 ottobre, alla Corte, "Non si uccidono così anche i cavalli?" è una maratona di ballo trasformata in un gioco al massacro per accrescere il gradimento del pubblico, tra lustrini e coreografie trascinanti. Niente di più attuale nell’epoca dei reality.

Dal 22 ottobre al 17 novembre, al Modena, c'è "La Favola del Principe Amleto" che racconta dei due amici di Amleto incaricati di indagare sulla sua pazzia, con gli attori del Master della Scuola di Recitazione.

Al Duse, dal 22 al 30 ottobre, "Trilogy in Two" con Helga Davies e Schallfeld Ensemble è un viaggio musicale attorno al tema della bellezza.

Dal 29 ottobre al 3 novembre, alla Corte, arriva "Nel tempo degli dèi": travestito da calzolaio, un Ulisse pellegrino e invecchiato inventa storie che diventano realtà e mito. Un grande narratore teatrale si misura con il racconto per eccellenza.

Dal 5 al 17 novembre, al Duse, "Misery" - reso celebre da un film cult - rivive a teatro l’incubo di uno scrittore caduto nelle mani di una fan, pronta a ucciderlo pur di riportare in vita il suo personaggio preferito, per la regia e l'interpretazione di Filippo Dini.

L'8 e 9 novembre al Modena va in scena "La rivolta degli oggetti": negli anni Settanta il gruppo La Gaia Scienza ebbe un effetto dirompente sul teatro italiano. I tre fondatori tornano oggi a confrontarsi con il loro primo spettacolo.

Dal 19 al 24 novembre, "Il nipote di Wittengstein" al Duse è tratto dal più bel romanzo di Thomas Bernhard, e racconta la singolare amicizia nata in un manicomio fra due intellettuali, nell’interpretazione magistrale di Umberto Orsini.

Dal 20 al 23 novembre è la volta di "Una mano mozzata a Spokane", al Modena: un sicario menomato e due spacciatori da strapazzo sono i protagonisti di una esilarante, vorticosa e terribilmente scorretta dark comedy, firmata dal premio Oscar Martin McDonagh.

Il 25 novembre, al Duse, c'è "Mia", di e con Giorgio Scaramuzzino. Uno spettacolo tra maschi violenti e donne violate. Un attore e una danzatrice, un uomo e una donna, indagano sulle cause di un pensiero malato, che ancora affligge la nostra società.

Dal 26 novembre al 1 dicembre alla Corte, "Rumori fuori scena" di Michael Frayn racconta le goffe ed esilaranti imprese di una compagnia di scalcagnati teatranti, nella commedia degli equivoci per antonomasia, diretta da Valerio Binasco.

Al Modena dal 29 novembre al 15 dicembre c'è "L'angelo di Kobane", tratto da una storia vera: in un villaggio curdo della Siria la giovane Rehana sogna di diventare avvocato. Si ritroverà a combattere in prima linea contro l’ISIS.

Dal 4 all'8 dicembre, alla Corte, arriva "La cena delle belve" tratto dal pluripremiato spettacolo francese "Le repas des fauves": nella Roma occupata dai nazisti, una rappresaglia della Gestapo costringe sette amici a una scelta estrema. Cosa siamo disposti a fare pur di sopravvivere?

Dal 6 al 15 dicembre, al Duse, Pino Petruzzelli porta in scena "Io sono il mio lavoro". Si tratta di una poetica riflessione sul valore etico del lavoro: un omaggio all’operosa tenacia dei vignaiuoli, alla pazienza e all’amore di chi coltiva la terra in Liguria.

Il 13 dicembre, al Modena, in "Metamorphosis" sulle musiche di Arvo Pärt sei danzatori giocano con la gravità e la leggerezza nella nuova creazione di Virgilio Sieni, nome di punta della coreografia internazionale.

Al Duse, dal 18 al 22 dicembre, in scena "Dissipatio H. G.": e se scoprissi di essere l’unico sopravvissuto al mondo? Un monologo sospeso fra ansie e speranze, umorismo e sarcasmo, per ragionare con furiosa ironia su solitudine e verità.

Dal 18 al 22 dicembre, al Modena, arriva l'attore Silvio Orlando con "Si nota all'imbrunire" di Lucia Calamaro, che racconta di come un uomo di mezza età si isoli dal mondo ritirandosi in campagna, riconquistando la libertà non senza momenti di nostalgia.

Dal 27 dicembre al 5 gennaio alla Corte un grande classico della comicità genovese, "I manezzi pe majà na figgia" di Niccolò Bacigalupo. Due coniugi sono pronti a fare carte false per organizzare un matrimonio d’interesse e garantirsi un futuro agiato, nella commedia più amata e divertente di Gilberto Govi.

Al Modena, il 27 dicembre, per il Circumnavigando Festival, arriva "Flou Papagayo". Come in un ironico carillon, tre artisti si destreggiano in imprevedibili e poetiche acrobazie intorno a una tavola rotonda.

Dal 28 dicembre al 5 gennaio, al Duse, "Peter Pan", con nove attori scatenati e tante canzoni dal vivo sulle musiche trascinanti di Paolo Silvestri. Dall’opera di J. M. Barrie un inno all’immaginazione, per grandi e piccini.

Il 28 dicembre al Modena, sempre nell'ambito del Circumnavigando Festival, "Las Muchisimas": un gruppo di donne tra i 61 e 75 anni condividono abitudini, cicatrici, vizi, felicità in una toccante performance di teatro fisico.

Il giorno dopo, 29 dicembre, sempre al Modena, un musicista e due clown / acrobati, in bilico su bottiglie di champagne e il baratro, per uno spettacolo assolutamente squilibrato nell'ambito del Circumnavigando Festival: "Ye Orbayu".

Dal 7 al 12 gennaio 2020, al Modena, "Lucido" porta in scena un testo divertente, surreale e stravagante, proprio come la famiglia al centro di questa commedia di Rafael Spregelburd, geniale autore e regista argentino.

Dall'8 al 19 gennaio, alla Corte, un grande classico di Shakespeare: "La tempesta". Il testamento artistico di Shakespeare diventa, nella regia di Luca De Fusco e con Eros Pagni, un addio al Novecento mentre si affaccia la barbarie millennial.

Dal 9 al 12 gennaio, al Duse, arriva "Anna dei Miracoli" di William Gibson. Un’educatrice dal passato difficile giunge in una famiglia borghese per aiutare la giovane figlia sordocieca: da una storia vera una toccante riflessione sul potere dell’amore.

Dal 14 al 19 gennaio, sempre al Duse, c'è "Le regole per vivere" di Sam Holcroft. Il pranzo di Natale si trasforma in un incubo fra dissapori, nevrosi e vecchi rancori. La compagnia di "Le prénom" concede il bis con una nuova devastante, trascinante commedia.

Al Teatro della Corte, dal 22 al 26 gennaio, in scena "L'onore perduto di Katharina Blum". La vita di una donna irreprensibile va in pezzi a causa di un giornalista senza scrupoli; la macchina del fango è al centro del giallo del grande scrittore tedesco.

Dal 23 al 26 gennaio, al Modena, Moni Ovadia porta in scena "Dio ride Nish Koshe": venticinque anni dopo lo storico "Oylem Goylem", ritorna il vecchio ebreo errante con il suo carico di storie, di ricordi, di canzoni e di sogni.

Dl 28 gennaio al 2 febbraio, l'"Antigone" di Sofocle alla Corte racconta la storia di una donna simbolo: in nome di un sentimento morale si oppone a leggi arcaiche fondate sull’onore. Da un classico greco una lezione di contemporaneità.

Al Modena dal 28 al 30 gennaio "La classe" di Vincenzo Manna parla di un giovane professore catapultato in una classe molto problematica che combatterà ignoranza, paura, violenza e pregiudizio, facendo appello alla tolleranza.

Dal 31 gennaio al 2 febbraio, Simone Cristicchi porta in scena "Manuale di volo per uomo", una fiaba metropolitana, tenera e magica, con protagonista un uomo rimasto bambino, capace di cogliere le piccole cose e i particolari preziosi che sfuggono agli adulti.

Dal 4 al 6 febbraio, alla Corte, va in scena "Barzellette" di e con Ascanio Celestini. Storielle divertenti, dissacranti, scorrettissime: Celestini le racconta con la sapienza di un grande narratore, mettendole in fila come i vagoni di un treno.

Al Duse, dal 5 al 9 febbraio, un grande classico shakepeariano: il "Riccardo III". Il Male può essere una maschera seducente, che ciascuno a turno indossa. Gli attori del Master di Recitazione si confrontano con la tragedia dell’ambizione divorante.

L'8 febbraio al Ducale il Teatro Nazionale organizza la "Notte degli scrittori", tra reading e interviste con gli autori, una serata che coniuga letteratura, convivialità e teatro.

Dall'11 al 16 febbraio alla Corte arriva "I fratelli Karamazov" di Dostoevskij: i conflitti dilanianti, l’assassinio del padre, il processo al figlio parricida. Nuovo adattamento teatrale di un romanzo che tocca i massimi problemi etici.

Dal 12 al 15 febbraio al teatro Modena "L'anima buona del Sezuan" di Bertolt Brecht. In una società dominata da cinismo e meschinità si cerca un’anima pura per riscattare il mondo. Dal genio di Brecht una fiaba morale ambientata in un Oriente neanche troppo lontano.

Alla Corte, dal 19 al 23 febbraio, "The Deep Blue Sea" di Terence Rattigan ci pone di fronte a un quesito: che cosa siamo capaci di fare per inseguire l’oggetto del nostro amore? Dall’Inghilterra degli anni Cinquanta una pièce che parla di passione e fatalità.

Al Modena dal 19 al 23 febbraio, "Il costruttore Solness" racconta di un anziano e spietato self made man alle prese con la sua nemesi. La visionarietà del regista dell’acclamato "Macbettu" incontra uno straordinario protagonista del nostro teatro.

Al Duse dal 19 al 22 febbraio arriva "Supermarket - A modern musical tragedy". Dopo averlo visto, non sarà più possibile andare a fare la spesa senza pensare di trovarsi dentro uno spettacolo comico.

Dal 26 febbraio al 1 marzo, al Duse, "Creatura di sabbia" è la storia - narrata come una favola - di una ragazza costretta dal padre a fingersi uomo in mancanza di altri eredi, che apre una finestra sul mondo arabo e la condizione femminile.

Sempre dal 26 febbraio al 1 marzo, ma al Modena, Ambra Angiolini porta in scena "Il nodo" di Johnna Adams. Una maestra a confronto con la madre di un bambino coinvolto in un episodio di bullismo. Dagli Stati Uniti una pièce di grande impatto emotivo che solleva profondi interrogativi.

Dal 27 febbraio al 1 marzo, alla Corte, "I promessi sposi alla prova": Manzoni è un capocomico alla guida di una strana compagnia, pronta a mettere in scena "I promessi sposi". Illuminante riscrittura di un capolavoro della nostra letteratura.

Al Duse il 3 e 4 marzo torna "Romeo & Juliet (are dead)": e se Romeo e Giulietta si ribellassero ai voleri di Shakespeare? Per studenti e pubblico di ogni età.

Al Modena, dal 3 al 6 marzo, "Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa". L’incontro tra un giovane attore e i maestri dell’Odin Teatret dà vita a una brillante partitura fisica di reminiscenza kafkiana, scandita dalle creazioni sonore di Mirto Baliani.

Dal 4 all'8 marzo, "Il piacere dell'onesta" di Luigi Pirandello per la regia di Liliana Cavani e con Vanessa Gravina parla degli inferni familiari tra ipocrisia, gelosie e inaspettati cambiamenti.

Dall'11 al 15 marzo, sempre alla Corte, arriva "Ditegli sempre di sì" di Eduardo De Filippo: dichiarato erroneamente guarito, un pazzo vero torna a casa dalla sorella e si trova a fare i conti con la realtà. Capolavoro tragicomico sulla dicotomia follia-normalità.

Al Duse, dal 12 al 15 marzo, "La prova" parla di un tema molto attuale: la carezza del capo sulla spalla scoperta di una collaboratrice è stata realmente molesta? In tempi di #metoo una commedia implacabile che tocca nervi scoperti della nostra società.

"La risata nobile", dal 17 al 22 marzo, è un progetto di Tullio Solenghi e Sergio Maifredi: sul palco, l'attore del "Trio" mette in scena uno spettacolo che attraversa la letteratura comica da Aristofane a Flaiano, da Marziale ad Achille Campanile, sino a giungere ad autori contemporanei come Vaime, Benni, Villaggio.

Dal 18 al 22 marzo la Corte ospita "Fronte del porto" di Budd Schulberg. E se invece del porto di New York la pièce fosse ambientata in quello di Napoli? L'adattamento di Enrico Iannello ci porta nella Napoli degli anni '80, sfociando in una storia corale dalla forte carica emotiva e sociale.

Dal 25 al 29 marzo al Duse arriva "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen: cinque sorelle da maritare nell’Inghilterra ottocentesca. La modernissima Jane Austen si rivela materia perfetta per una sorprendente rilettura teatrale.

Dal 25 al 27 marzo al Modena c'è "Happy Hour" di Cristian Ceresoli. Un mondo distopico in cui si afferma un inquietante ma euforizzante totalitarismo. Dall’autore dell’acclamato La merda, una tragicommedia in cui ridere sino ad ammazzarsi.

Alla Corte, dal 31 marzo al 5 aprile, "John Gabriel Borkman" di Henrik Ibsen racconta il dramma del banchiere che per ambizione rovina la sua famiglia e i suoi clienti, un ritratto a tinte fosche dell’Ottocento al collasso, preludio ai traumi del Novecento.

Al teatro Duse, dal 1 al 5 aprile, "Roger" di Umberto Marino con Emilio Solfrizzi parla di un "numero due" del tennis scende in campo per sfidare lui, il divino fuoriclasse, in una partita impossibile, combattuta con le armi dell’umorismo e dell’ironia.

"Tintarella di luna" invece arriva al Modena dal 2 al 24 aprile: tre attori e sei danzatori, trasformisti e lunatici, viaggiano nello spazio e nel tempo, trasportandoci nell’universo di Italo Calvino, dalle "Cosmicomiche" alle "Città invisibili".

Dal 14 al 19 aprile alla Corte c'è "Profughi da tre soldi", il nuovo spettacolo con gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi si ispira all’"Opera da tre soldi" di Brecht per affrontare problematiche scottanti della nostra società. 

Al Modena dal 21 al 23 aprile "Chi" parla dell’adolescenza e delle sue problematiche. E se in più succede di non riconoscersi nel proprio genere? Esito di un laboratorio con studenti delle scuole superiori.

Il 21 e 22 aprile al Duse arriva "Una notte sbagliata" di e con Marco Baliani. Un uomo porta fuori il cane. In una periferia che gronda emarginazione lo attende l’Assurdo, l’atrocità del caso. Il nuovo spettacolo di un maestro del teatro di narrazione.

Dal 5 al 17 maggio, alla Corte, "Un cappello di paglia di Firenze" di Eugène Labiche parla di una festa gioiosa con tanti attori e musicisti sul palco. Il regista della Comédie de Caen ci offre una lettura contemporanea di una celebre farsa dal perfetto congegno comico.

Dal 15 al 17 maggio, alla Duse, c'è "Alda. Diario di una diversa": i sogni, i ricordi, gli amori, la follia. Intrecciando teatro e danza, poesia e biografia, lo spettacolo ci immerge nel mondo, dolente e bellissimo, di Alda Merini.

Il 15 maggio al Modena concerto di Barry Finnerty, il chitarrista statunitense che ha suonato con miti come Miles Davis e BB King, e protagonista del VII Memorial Cesare Marchini.  

Dal 21 al 24 maggio, al Teatro della Corte, il tradizionale appuntamento con Beppe Gambetta per la "Acoustic Night 20". Musicista straordinario, Beppe Gambetta ha dato vita in questi anni a serate uniche con artisti di nazionalità e radici diverse. Cosa ci riserverà in questa ventesima edizione?

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