"Pater Familias" all'Archivolto
Il rapporto tra generazioni, la ferocia e il richiamo all’omologazione che viene esercitato dal gruppo, il male e la crudeltà: sono questi i roventi temi attorno a cui è costruito lo spettacolo di Kronoteatro, che rispecchia un universo interamente maschile di scontro e violenza.
Un padre sofferente, un figlio aggressivo, un branco spietato. Il difficile rapporto familiare, si consuma fra silenzi, incapacità di comunicare, esplosioni di rabbia, scontri generazionali, con l’aggravante della presenza di un gruppo di coetanei, che complica la già difficile convivenza fra padre e figlio.
Il registro narrativo è duplice. Da una parte una realtà contemporanea afasica, dall’altra il suo riflesso: uno spazio onirico e astratto che trova rappresentazione in un labirinto che prende forma diventando un luogo fantastico, un paesaggio della mente in cui prendono vita impulsi, paure e desideri dei personaggi. Spettacolo dall’andatura incalzante e vorticosa scandita dai battiti violenti di una cupa musica elettronica, Pater familias mette in scena un gruppo di giovani che esprime il proprio vuoto solo con un crescendo di ferocia – ed è proprio quel palpito brutale e ossessivo ad animare i corpi.
La compagnia Kronoteatro inizia la propria esperienza creativa e produttiva con l’allestimento nel 2007 di un Laboratorio Permanente ad Albenga, all’interno del quale si inizia a lavorare alla realizzazione del progetto Familia, una trilogia teatrale su tematiche generazionali, composta da Orfani_la nostra casa (presentato al Teatro dell’Archivolto qualche stagione fa), Pater familias e Hi Mummy... frutto del ventre tuo. La poetica del gruppo è quella di un teatro dove il corpo è il primo strumento ed il punto di partenza, ma è anche quella di un teatro del corpo come materia che si lascia plasmare e stressare dal suono. La fusione di movimento, immagine e parola è l’esatta sintesi per raccontare storie che partono da lontano, dal mito, e che per percorsi non lineari e non definiti arrivano all’oggi, al contemporaneo, a noi.