La notte dei libaeti: percorso con fiaccole nella magia del bosco
Un percorso con fiaccole nella magia del bosco, alla ricerca delle tradizioni perdute e di quelle voci che sono fondamentali per la nostra esistenza, i poeti e i pensatori.
Si renderà omaggio a coloro che in effetti non ci hanno mai lasciati, che sono sempre rimasti con noi, nelle nostre stanze, nei nostri scaffali, sempre a portata di mano per parlarci quando è stato necessario, consolarci, farci sorridere, farci prendere la vita con lievità.
I libaeti questi piccoli preziosi manufatti di cera colorata, la sera del 1 novembre brilleranno per loro.
Un viaggio accompagnato dalle parole di Tumbas e del suo autore Cees Nooteboom che ci guiderà attraverso le sue sensazioni, le sue emozioni, le sue visioni della vita e della morte, di tomba in tomba, di poeta in poeta.
Si ritroveranno i vecchi lumini a olio i sexende, (dal nome dei dischetti di sughero che tengono lo stoppino, sexende dal latino cicindela, cioè lucciola da cui anche céabella) usati tradizionalmente da tutte le famiglie, accesi tra la notte di Ognissanti e quella dei Morti.
Quelle piccole lampade che davano luce agli scomparsi, così artigianali, un bicchiere, l’olio d’oliva, un galleggiante in sughero e uno stoppino e quelli un po’ più pretenziosi costruiti da maestri vetrai le veilleuse.