Al MOG protagonista il vino ligure (e non solo) con experience, approfondimenti e degustazioni
Il vino al MOG Mercato Orientale Genova diventa esperienza. Anzi Experience. Questo il nome scelto per i diversi pacchetti pensati soprattutto a misura di turista (ma sono accessibili da tutti) che presentano il vino anche attraverso il lato emozionale, come canale di dialogo tra culture anche molto diverse.
Riccardo Germi, sommelier e barman, con un’esperienza trentennale dietro il bancone, è alla Vineria del MOG fin dall’apertura e ne ha fatto sia un salotto per gli appassionati sia un punto di riferimento per i tanti turisti che qui hanno la possibilità di approfondire una parte fondamentale del patrimonio enogastronomico ligure e italiano.
“Abbiamo creato le Experience - spiega - per dare ai turisti di passaggio, spesso croceristi che si fermano in città poche ore, una fotografia accattivante della Liguria del vino. Presentiamo tre vini del territorio, rispettando la tripartizione Genovesato, Ponente e Levante: di solito inseriamo Bianchetta, Vermentino e Rossese di Dolceacqua, ma possono anche esserci Pigato e Metodo classico da uve autoctone. Questi sono sempre accompagnati da un piatto di frittini con l’acciuga, la panissa e i frisceu”.
La formula piace molto agli stranieri che si lasciano conquistare soprattutto dai bianchi, come il Vermentino, “che i Francesi apprezzano per la sua spiccata sapidità”. Il successo delle esperienze proposte ha permesso al MOG di coinvolgere centinaia di turisti e per questo sono già in cantiere nuove formule che - spiega Riccardo - “serviranno per creare un legame ancora più stretto con i prodotti di stagione e la storia del Mercato Orientale di Genova”.
Il salotto del vino all’interno del MOG è, però, anche motivo di attrazione per tutti gli appassionati di Genova e dintorni grazie agli approfondimenti di S-Tralci (ogni primo e terzo venerdì del mese), la degustazione guidata direttamente dai produttori. Il prossimo appuntamento, venerdì 21 aprile, vedrà protagonista il Rossese di Dolceacqua della Tenuta Anfosso, sia nella versione più caratteristica sia come insolito Rossese bianco. “Ma ci sarà anche una sorpresa che i produttori hanno voluto farci e che scopriremo solo venerdì ai tavoli del MOG” aggiunge.
Riccardo Germi, con tutto il suo staff, è anche un punto di riferimento per chi si dedica autonomamente alla degustazione ma può contare comunque su suggerimenti e consigli. Il MOG infatti, caso tra i pochissimi in Italia, può vantare un’ampia carta di vini a bicchiere grazie al sistema Wine Emotion. “Il cliente può acquistare il singolo calice o la tessera per più degustazioni e organizzarsi un proprio percorso direttamente da questi dispenser che ci permettono di mantenere per più giorni inalterate le qualità del vino. Grazie a questo innovativo sistema, che lavora con l’azoto e la calibrazione in più formati, possiamo proporre grandi bottiglie accanto a piccole perle locali”.
Oggi sono 40 le etichette sempre a disposizione a cui si sommano una ventina di referenze nella spumantistica. Questo per quanto riguarda i vini a bicchiere, ma le bottiglie presenti in Vineria sono molte di più: “Si parla di circa 250 etichette - spiega Riccardo - tra cui spiccano Barolo, Brunello, ma anche Champagne, Borgogna e Bordeaux oltre a una serie di piccoli produttori da scoprire”. Questa varietà fa sì che ai tavoli della Vineria si accomodi la clientela più disparata, dalle coppie che si godono due calici alle compagnie di amici che scelgono una bottiglia da accompagnare alle dieci cucine sempre presenti nella Corte del MOG. Una clientela fidelizzata da quello che Riccardo definisce “l’effetto bancone”, elemento centrale per creare un legame che rimarrà nel tempo: “l’ospitalità è il valore che mi guida fin dall’inizio della carriera e che cerco di trasferire ai miei collaboratori. Chi viene accolto con il sorriso e con la competenza, sicuramente tornerà”.