L'opera comica "Miseria e Nobiltà" al Carlo Felice
L'opera "Miseria e Nobiltà" arriva al Carlo Felice il 23, 25 e 27 febbraio, e il 1 marzo 2018.
Un'opera contemporanea
L’opera comica è un genere poco frequentato dai compositori contemporanei. La sfida di Marco Tutino, con Miseria e nobiltà, opera in prima esecuzione assoluta commissionata dal Teatro Carlo Felice, è riallacciarsi a questa tradizione, tutta italiana, adeguandola ai tempi.
Un classico della comicità napoletana
La scelta del soggetto è caduta su un classico della comicità napoletana (Napoli, dove l’opera buffa è nata), la commedia di Eduardo Scarpetta Miseria e nobiltà (1887), portata al cinema, con grande successo, da Mario Mattioli nel 1954, protagonisti Totò e Sophia Loren. Chi ama la commedia originale e la pellicola ne ritroverà gli equivoci e il clima da farsa, ma anche qualcosa di diverso: meno personaggi-maschere, più psicologia e un contesto politico e culturale più definito (l’azione è stata spostata nel 1946, nei giorni del referendum tra monarchia e repubblica).
La sfida: adeguare l'opera ai gusti del pubblico moderno
Come osserva Tutino, anche il nostro gusto comico è cambiato: «Il nostro sguardo è ormai irrimediabilmente influenzato e corrotto dalla varietà dei generi di spettacolo leggero che da più di cento anni hanno cambiato profondamente le nostre esigenze e aspettative: chi ha conosciuto Falstaff, l’operetta, il musical, Nino Rota, Totò, Mel Brooks, e così via fino a Maurizio Crozza, non si accontenterà più dei meccanismi teatrali e del linguaggio di Rossini e Donizetti, seppure sublimi e unici. La comicità e la leggerezza oggi saranno inevitabilmente sempre venate di turbamenti e ombre, e disposte a negare se stesse in ogni momento.»