Lunaria a Levante, "La mite" di Fedor Dostoevskji
La stagione di "Lunaria a Levante" al Teatro Emiliani di Nervi apre ufficialmente i battenti sabato prossimo, 16 gennaio, con un doppio appuntamento: al pomeriggio, con inizio alle 16,15, il primo degli spettacoli per bambini, la favola di "Hansel e Gretel" raccontata da Gino Balestrino con i suoi burattini (costo unico del biglietto 6 euro).
In serata, alle 21, il debutto in anteprima nazionale della nuova produzione di Lunaria Teatro, "La mite", tratto dall'omonimo racconto di Fedor Dostoevskij, con Vittorio Ristagno, Beatrice Rossi e la regia di Daniela Ardini. Un lacerante monologo interiore scritto dal grande autore russo nel 1876 permette di affrontare in modo illuminante la condizione di dominio psicologico dell’uomo sulla donna.
Dostoevskij mostra l’uomo “in presa diretta” mentre ricostruisce in modo spietatamente analitico l’incontro con la giovane donna mite che decise di sposare nonostante la forte differenza di età e le fasi successive del loro rapporto. Dalle sue parole emergono il carattere dell’uomo, la sua severità, la sua freddezza, i suoi orgogliosi silenzi, ma anche, con la lucidità e competenza quasi professionale da grande indagatore dell’animo e della mente umana di un grande come Dostoevskij, il percorso psicologico della giovane donna che la regia ha deciso di rendere evidente grazie al linguaggio evocativo della danza.
Dostoevskij ideò il racconto dopo la suggestione di un gesto tragico realmente accaduto che conferisce al testo (e allo spettacolo) un'ulteriore dimensione metafisica, riproponendo in piccolo il lacerante dissidio tra bene e male che pervade le opere maggiori del maestro russo. Il testo è un grido contro la violenza sulle donne e un accorato anelito al bene.
Lo spettacolo sarà replicato, sempre al Teatro Emiliani, anche sabato 23 gennaio alle 21 e domenica 24 alle 16,30.